(Teleborsa) - Il Presidente della Banca Centrale Europea
Mario Draghi ha detto che i
governanti greci, che si trovano ad affrontare una situazione economica difficilissima,
devono permettere che i vertici delle istituzioni europee tornino ad Atene affinché si valutino oggettivamente se esistono le condizioni per la concessioni di ulteriori aiuti economici, aldilà dei colloqui tuttora in corso.
Draghi ha detto al ministro delle Finanze greco
Yanis Varoufakis, in una riunione tenuta ieri a Bruxelles, che i conti del governo greco devono essere esaminati attentamente per determinare il deficit “finanziabile”.
Un messaggio simile è stato ricevuto anche da rappresentanti della Commissione europea e del Fondo monetario internazionale.
La Grecia ha accettato, per cui permetterà agli esperti, in rappresentanza della Commissione europea, della BCE e del Fondo Monetario Internazionale, di iniziare le verifiche dei conti già da domani,
come ha confermato anche il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, dopo aver presieduto la
riunione dei ministri delle finanze dell'euro-regione.
Con i mercati finanziari chiusi e la banca centrale che tiene sotto controllo le banche dell’euro zona,
il Tesoro greco potrebbe affrontare una crisi di liquidità in una o, al massimo, due o tre settimane, ma senza avere accesso ai libri contabili dello Stato ellenico è impossibile saperlo con certezza.