(Teleborsa) - Germania, Francia, Russia e Ucraina hanno detto che la
tregua concordata la scorsa settimana deve essere applicata, dopo che l’offensiva dei ribelli ha spinto le truppe governative fuori della città strategica di Debaltseve.
Il cancelliere
Angela Merkel e presidenti
Vladimir Putin,
Francois Hollande e
Petro Poroshenko, "hanno deciso di stare dalla parte degli accordi di Minsk, nonostante la grave violazione del cessate il fuoco nell’enclave separatista di Debaltseve”, come fa rilevare un portavoce governativo tedesco.
“Vogliamo un contingente europeo di interposizione, in grado di mantenere la pace e la partecipazione della Russia è inaccettabile”, ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Pavlo Klimkin, detto a Kiev.
Il conflitto, quindi, continua anche l'accordo di cessate il fuoco, che doveva entrare in vigore il 15 febbraio, sottolineando la natura fragile della tregua mediata dai leader europei la settimana scorsa in Bielorussia. Essa mostra anche la difficoltà Ucraina a tenere quei territori, contesi ai ribelli per quasi un anno e dopo 5600 vittime.
I leader delle nazioni hanno convenuto che passi concreti devono essere fatti immediatamente per consentire una completa attuazione del cessate il fuoco e il ritiro delle armi pesanti dal campo di battaglia.
Il passo successivo sarà quello di un’osservazione da parte dell’Osce di tutte le procedure che dovrebbero portare ad una normalizzazione della situazione, come concordato la settimana scorsa a Minsk.