(Teleborsa) - La scuola è iniziata da una settimana, con tante problematiche. In tanti istituti scolastici, soprattutto al Sud, in particolare in Sicilia, le lezioni si riducono a poche ore al giorno per mancanza di
supplenti, con la campanella dell'
uscita anticipata alle 11,30.
A farsi portavoce del disservizio, spiega il sindacato della scuola
Anief, è la rivista
'Orizzonte Scuola', che riconduce l'orario ridotto delle lezioni agli uffici scolastici del
Miur "che non hanno ancora provveduto alla nomina dei supplenti, in alcuni casi neanche da graduatorie ad esaurimento". E il disservizio è inevitabile, visto che i docenti precari costituiscono quasi il 20% del corpo insegnante italiano.
Secondo l'Anief non si prevedono soluzioni a breve, perché l'amministrazione scolastica procede con la consueta lentezza, le graduatorie sono spesso ancora in alto mare, le scuole non hanno i soldi e non azzardano l'anticipo di somme già a settembre, visti i precedenti.
"Non è possibile che la lentezza della pubblica amministrazione scolastica e la mancanza di risorse da assegnare alle scuole per situazioni di emergenza come quelle di questi giorni, si debbano ripercuotere sugli alunni - ha dichiarato
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir. "A questo punto, chiediamo che non si temporeggi più e che (gli insegnanti) vengano nominati immediatamente. Altrimenti avremo la conferma - conclude Pacifico - che per chi gestisce la scuola italiana, i diritti degli alunni e dei precari valgono meno di burocrazia e bilanci".
(Foto: unique hwang / Pixabay)