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Primo giorno di scuola. I ministri di Renzi sui banchi

Cultura, Welfare
Primo giorno di scuola. I ministri di Renzi sui banchi
(Teleborsa) - Stamattina alle 8,30 è suonata la campanella in buona parte delle scuole italiane, mentre bambini assonnati e intimoriti si affrettavano nei corridoio, per raggiungere le proprie aule. Più conforto per le "matricole" della prima elementare, che il primo giorno di scuola hanno il sostegno dei genitori, che si sono presi qualche ora di permesso per conoscere le maestre.

Sono 15 le regioni che hanno fissato per oggi il rientro a scuola, dopo la piccola anticipazione della scorsa settimana in Abruzzo, Molise, Valle d'Aosta e nelle province autonome di Trento e Bolzano. In qualche città, una scuola avrà una bella sorpresa, perché Il Premier Matteo Renzi ed alcuni ministri hanno deciso di partecipare all'inizio dell'anno scolastico. Renzi sarà a Palermo, mentre il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha deciso di recarsi in una scuola romana. E ancora, il ministro dell'ambiente Gianluca Galletti sarà a Bologna, quello degli affari regionali Carmela Lanzetta a Locri, quello dei trasporti Maurizio Lupi a Milano e quello dle welfare Giuliano Poletti a Imola. Il Ministro Maria Elena Boschi andrà in provincia di Arezzo, terra natale, e il Ministro Roberta Pinotti a Genova.

Nel frattempo, parte oggi anche la consultazione sul sito Labuonascuola.gov.it, dove si trovano le linee guida della recente riforma della scuola varata dal governo, che dovrebbe garantire l'assunzione di 150 mila precari ed una serie di novità in tema di "gratifiche" per l'insegnamento e di "didattica".

Fra le ultime novità quella sulla riforma dell'esame di maturità, annunciata nei giorni scorsi dal Ministro Giannini, che dovrebbe prevedere una commissione interamente interna, anche per realizzare una spending review per gli esami di stato, e modifiche alle tesine per la Maturità.

Anche quest'anno, però, l'avvio della scuola avviene fra le polemiche, perché la recente riforma - secondo alcuni movimenti - non avrebbe tenuto conto di una serie di fattori per garantire l'inclusione degli studenti nel processo decisionale e riformatore. Così, oggi è stato organizzato un blitz al Ministero, capitanato allo slogan "La scuola siamo noi!". Vari flash mob sono stato organizzati dai movimenti studenteschi in diverse città italiane.
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