(Teleborsa) - Era stato chiamato per individuare ed eliminare le spese pubbliche superflue e razionalizzare quelle "salvate" dall'austerity. Per attuare una seria e concreta
spending review, insomma. Aveva anche
delineato il percorso per lui più giusto, ricevendo in cambio una stoccata dal Premier Renzi (
"I tagli alla spesa li decidiamo noi", aveva affermato).
A quanto pare ora il sodalizio tra il Governo e
Carlo Cottarelli si è fatalmente incrinato, al punto che il super commissario starebbe per gettare la spugna.
La
scintilla si è accesa dopo via libera della Camera ad un
emendamento contenuto nel decreto di riforma della Pubblica Amministrazione (o decreto Madia) che consente
4 mila pensionamenti nella scuola.
Emendamento che, a detta dell'economista, si basa su coperture derivanti da tagli alla spesa non ancora individuati ovvero su tagli lineari (quei tagli che Cottarelli avrebbe dovuto evitare in modo assoluto).
Così l'ex economista del Fondo Monetario Internazionale si è sfogato sul suo blog, scrivendo: "
Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali".
E poi, ancora: "
Il totale delle risorse che sono state spese prima di essere state risparmiate per effetto di queste decisioni ammonta ora 1,6 miliardi per il 2015. Intendiamoci: tecnicamente, la copertura c'è. Ma questa è in realtà costituita da
tagli lineari perché la promessa di future operazioni di revisione della spesa non può essere accettata come copertura sul piano giuridico. Cosa significa questo in prospettiva? Significa che
le risorse che deriveranno dalla revisione della spesa per il 2015 non potranno essere usate per la riduzione della tassazione (o del deficit o per effettuare altre spese prioritarie). Oppure che si dovranno attivare i sopracitati tagli lineari. Credo sia una tendenza preoccupante perché
continuando così nuove spese saranno finanziate o tramite risparmi che non sono stati ancora approvati a livello politico o attraverso i famigerati tagli lineari che la revisione della spesa vorrebbe evitare".
Non solo. Cottarelli aggiunge: "E' una situazione paradossale in cui la revisione della spesa (futura) viene utilizzata per facilitare l'introduzione di nuove spese".
Il super commissario, in altra sede, ha poi chiarito che questa invettiva è rivolta al Parlamento, ma c'è già chi parla di rottura e di un biglietto pronto per Washington. Sembra infatti che Cottarelli stia meditando di tornare all'FMI.