(Teleborsa) -
Dopo le polemiche delle scorse settimane sulla decurtazione di parte del fondo automotive, il governo tende una mano al settore. Sul tavolo della manovra ci sarebbe, infatti, anche un intervento – ancora in coso di valutazione – a sostegno delle aziende della lunga filiera della componentistica. Misure circoscritte, considerate le poche risorse a disposizione: si parla di 400 milioni di euro. Ma, comunque, un segnale, nel percorso di rilancio del dialogo con Stellantis dopo le dimissioni dell'ad Carlos Tavares.
Mentre cerca un asse per spingere l'Ue a "rivedere quelle norme che – ha detto la premier Giorgia Meloni – rischiano di mettere in ginocchio l'industria europea dell'auto", l'esecutivo studia le leve da usare. In manovra potrebbero entrare aiuti per stimolare ricerca e innovazione, e soprattutto per ridurre i costi energetici degli stabilimenti. "Il costo dell'energia è uno dei temi più delicati – ha sottolineato il sottosegretario al Mimit Massimo Bitonci –. Allo studio del governo ci sono una serie di incentivi verso la componentistica italiana".
Incentivi che andranno direttamente alle aziende, perché – ha aggiunto Bitonci – quelli al consumo, un miliardo di euro quest'anno, non hanno prodotto i risultati attesi".
Ma – da quanto si apprende – sono necessari ulteriori approfondimenti sulle coperture e fonti di governo fanno sapere che è presto per stabilire se l'intervento sarà possibile, in quale forma e misura.