(Teleborsa) - Solo due anni fa il suo ingresso nell'Eurozona era quasi impensabile: l'Area della moneta unica continuava ad annaspare nella crisi del debito e la
Banca Centrale Europea l'aveva bocciata insieme ad altri sette Stati per la mancanza di alcuni requisiti.
Nonostante ciò, il Paese ha continuato a coltivare il sogno (gli economisti parlavano più che altro di
"paradosso") di adottare l'euro. Alla fine l'obiettivo è stato raggiunto: a partire dal 1° gennaio del 2015
la Lituania entrerà nell'Eurozona.
Come promesso a inizio giugno, oggi la Commissione Europea ha ufficializzato l'ingresso della Repubblica baltica nell'euro. Si tratta del 19° Stato a fare il grande passo dopo la
Lettonia, entrata a inizio anno.
Grazie all'adozione di politiche fiscali prudenti e di "serie" riforme economiche, il Paese entrerà nell'Area Euro con una "posizione forte", si legge in una nota della Commissione.
In effetti i
punti di forza non mancano: il PIL è cresciuto del 3% annuo negli ultimi tre anni (si tratta di uno dei tassi più robusti dell'UE) e l'economia, che vanta una forte flessibilità, dovrebbe conservare questi ritmi nell'immediato futuro. Inoltre le finanze pubbliche sono solide e l'indebitamento statale è uno dei più bassi del Vecchio Continente.