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Province, con il voto di fiducia il decreto è ormai legge

Politica
Province, con il voto di fiducia il decreto è ormai legge
(Teleborsa) - Il maxiemendamento Delrio incassa la fiducia del Senato che recepisce le modifiche apportate al decreto dalla Commissione Affari Costituzionali e, in parte, dalla Commissione Bilancio. Il testo è stato approvato con 160 voti a favore e 133 contrari. Il decreto legislativo, che apporta modifiche strutturali al sistema delle province rimappandone le peculiarità giuridiche, è pronto adesso per tornare alla Camera per ottenere il voto finale.

Come è noto il Governo ha chiesto di porre la fiducia, per cui sorprese di scivolate dell'ultimo minuto o di "cecchini" nascosti tra i banchi di Montecitorio non si pongono. Il decreto sarà operativo entro breve, costringendo lo stesso governo a trovare una nuova collocazione per almeno 3000 tra funzionari e quadri delle amministrazioni provinciali. "Un Paese più semplice a capace di dare risposte. Non più elezioni per le province e, dopo 30 anni, avremo le Città Metropolitane", così si è espresso il vice premier, Graziano del Delrio, dopo il via libera del Senato al Decreto. Più che cancellarle, il disegno di legge Delrio provvederà a rimapparle, le province. Saranno dei veri e propri centri assembleari coordinati dai sindaci dei comuni, supportati da una pletora di consiglieri comunali che, per questo nuovo incarico, non riceveranno nessun compenso aggiuntivo. Potranno pianificare e coordinare, riferendo tutto al governo delle Regioni. Erano 107 le istituzioni provinciali e 107 resteranno. Più magre e flessibili; soprattutto meno costose.

Appurato che da gennaio del prossimo anno 10 province saranno riformate in Città metropolitane, l’interrogativo più importante riguarda i risparmi che tale provvedimento sarà in grado di generare. Il Governo dice un miliardo. L’Upi, l’organismo che aggrega tutte le province oggi esistenti, dice poco più di 100 milioni e siccome non ci facciamo mancar nulla, c’è anche chi, come la Commissione Bilancio del Senato, avanza l’ipotesi che la riforma delle Province, in quanto a risparmio, sarà un flop.
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