(Teleborsa) - "Il Commissario alla spending review ha presentato la sua lista, ma toccherà a noi, come parte politica, decidere cosa tagliare, dove intervenire e dove no".
Così Matteo Renzi liquida tutte le polemiche generate dalle
indicazioni sui tagli alla spesa di Carlo Cottarelli.
Parlando alla Camera durante l'informativa sui recenti
incontri in Europa e in vista del Consiglio europeo in programma domani a Bruxelles, il Premier ha detto chiaro e tondo: "stiamo facendo una analisi politica. Il commissario ci ha fatto l'elenco, ora tocca a noi individuare dove tagliare. Ci presenteremo in modo chiaro in Parlamento con le voci dove vogliamo intervenire e dove no".
In realtà questo è stato solo un inciso dell'intervento, che si è incentrato soprattutto sull'Europa.
Renzi ha ripreso il tema del populismo affrontato anche ieri durante la
presentazione del libro di D'Alema, ribadendo il suo
no a un'Europa tecnocratica e burocratica e criticato velatamente il
tetto del 3% nel rapporto deficit/PIL imposto da Bruxelles.
"E' oggettivamente un parametro anacronistico, ma non ci sarà nessuno sforamento", ha detto, aggiungendo: "quel che è necessario non è lo sforamento ma il rispetto del 3% con una modifica, vedremo se possibile, dal 2,6% al 3%".