Questi andamenti, conclude l'Istat, si manifestano in un contesto di rallentamento dei volumi di compravendita: -8,3% la flessione tendenziale registrata nel primo trimestre 2023 dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate per il settore residenziale, dopo il -2,1% del trimestre precedente.
Si è dunque esaurito completamente l'impulso dato dai bonus fiscali, sia a livello di attività nel settore delle costruzioni per le manutenzioni sia in termini di valorizzazione complessiva del patrimonio immobiliare esistente.
Il crollo del potere di acquisto delle famiglie italiane, cui si è aggiunto il peso dell'IMU sulle seconde case, ha distrutto valore patrimoniale: fatto pari a 100 il valore degli immobili rilevato nel 2010, quello rilevato nel primo trimestre di quest'anno, quindi tredici anni dopo, è salito intorno a quota 116 per le case di nuova costruzione mentre per le abitazioni esistenti è calato ancora, scendendo verso quota 82. La media dei prezzi arriva complessivamente attorno a quota 90 visto il maggior peso che hanno sul mercato le case esistenti, pari a circa l'80%.
Se si prende come anno di riferimento il 2015 (sempre con base =100), il valore tendenziale delle abitazioni nuove è arrivato a quota 117,8 mentre quello delle case esistenti è salito solo a 104,6.
Il valore del patrimonio edilizio esistente non cresce come i prezzi al consumo ma, come i redditi da lavoro, si svaluta.
L'
aumento dei costi di finanziamento dei mutui ha influito a loro volta sull'andamento dei prezzi degli immobili esistenti: secondo l'Abi, il tasso di interesse medio ponderato sulle nuove operazioni per le famiglie è passato dall'1,92% del maggio 2022 al 4,24% del maggio scorso. Inoltre, nel primo trimestre di quest'anno la quota degli acquisti finanziati con mutuo è scesa al 64,1% rispetto al 65,3% dell'ultimo trimestre del 2022, mentre il rapporto tra la somma finanziata ed il valore dell'immobile è passato dal 77,3% al 76,6%.
Calano costruzioni e prezzi delle case esistenti, mentre aumentano i mutuiEdilizia, il Boom è già finito
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