L'intervento militare della Russia in Ucraina ha delineato una profonda divisione del mondo: da una parte c'è il Blocco dei "G7+", i Grandi Debitori, dall'altra parte il Blocco dei "BRICS+", i Nuovi Produttori.
La
Cina ha vinto la ormai trentennale corsa alla
globalizzazione dei mercati, iniziata nel 1991 con la dissoluzione dell'URSS.
Alla stessa maniera, la
Germania guglielmina era uscita vittoriosa nella competizione della seconda rivoluzione industriale di fine Ottocento: il suo nuovo modello di crescita capitalistica, basato sulla protezione pubblica delle grandi concentrazioni oligopolistiche industriali e finanziarie, prevalse sul sistema di competizione tra imprese parcellizzate che in precedenza aveva consentito alla Gran Bretagna di prevalere a livello globale.
Nonostante l'immenso impero coloniale, la
Gran Bretagna vedeva progressivamente erosa la sua leadership, acquisita dopo le Guerre Napoleoniche. Londra ripiegò, dovendo
mantenere costantemente sotto pressione l'India, il gioiello della Corona: per un verso ne drenava l'attivo commerciale, per reimpiegarlo come capitale finanziario attraverso la City, per l'altro la manteneva in uno stato di soggezione tecnologica, imponendole l'acquisto delle proprie merci che cominciavano a non essere più competitive sul restante mercato internazionale.
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