Facebook Pixel
Milano 10:19
33.781 +0,52%
Nasdaq 12-nov
21.071 0,00%
Dow Jones 12-nov
43.911 -0,86%
Londra 10:19
8.055 +0,37%
Francoforte 10:19
19.115 +0,43%

The Western Comecon

All'Occidente non resta che l'autarchia energetica e tecnologica


L'Europa è uscita di scena: i suoi marchi tradizionali, da Nokia ad Ericsson, da Alcatel ad Italtel, passando per Siemens, sono stati travolti. L'America è riuscita a mantenere una forte capacità produttiva solo nei mainframe, gli elaboratori di grandi dimensioni, i sistemi di raccolta e di elaborazione dati che rappresentano la forza delle piattaforme di e-commerce come eBay oppure Amazon, ovvero dei social network come Facebook e Twitter. Ma se in Cina esistono altrettante capacità di realizzazione e sviluppo, di quanto accade in Russia non si racconta molto sui media occidentali, se non per sottolineare la estrema pericolosità degli hacker che scatenano attacchi informatici continui su scala globale.

Ora si cerca di riavviare le produzioni nel settore dell'ICT, ma tra immense difficoltà. Il NGUE, il Piano europeo di recovery e resilienza, destina infatti ingenti risorse al settore della tecnologia informatica e della Intelligenza Artificiale. Lo stesso si fa negli Usa con il programma federale "3B, Built Back Better", voluto dall'Amministrazione Biden.

Senza questi enormi investimenti pubblici, tra contributi a fondo perduto e commesse all'industria europea ed americana, sarebbe impossibile ricostituire un sistema produttivo distrutto dalla globalizzazione mercantilistica.

Questo è il primo aspetto del Western Comecon, un sistema di relazioni industriali e commerciali chiuse e sovvenzionate nel settore delle tecnologie informatiche con il quale gli Usa e l'Ue stanno cercando di ricostruire nel settore dell'ICT un sistema produttivo autonomo rispetto al resto del mondo, soprattutto dalla Cina e dai partner asiatici, come il Giappone e la Corea del Sud, e dalla stessa India. E, naturalmente, impermeabile a qualsiasi presenza della Russia.

C'è poi il tema della transizione energetica.

Si punta alla decarbonizzazione della produzione per contrastare la tendenza all'aumento della temperatura terrestre: ma i tempi previsti dagli Accordi sul Clima, che traguardano il 2050, non sono compatibili con il processo geopolitico di isolamento dell'Europa dalla Russia.
Condividi
"
```