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Tutti contro Tutti

La crisi travolge Identità e Diritti

La crisi sanitaria in corso, con le terribili conseguenze in campo economico che ne derivano, comporterà una riscrittura della mappa dei conflitti sociali: saranno sempre orizzontali, con identità evanescenti, tra i Tutelati da una parte e gli Abbandonati dall'altra.

I lavoratori si troveranno sia nella prima categoria che nella seconda, così come le imprese: nessuno riuscirà ad identificare con certezza un discrimine per via della complessità e della varietà delle situazioni di partenza, delle limitazioni alle quali si è soggetti e delle provvidenze di cui di volta in volta si è stati beneficiari.

Per le élite finanziarie, che comunque si stanno arricchendo, sarà un nuovo Eldorado: metteranno gli uni contro gli altri, chiederanno forme di solidarietà agli uni a favore degli altri, in una catastrofe collettiva.
La capacità di segmentare la società in senso orizzontale viene da lontano: si colgono al balzo fenomeni spontanei per strumentalizzarli, per nascondere definitivamente il conflitto verticale.

E' cominciato tutto nel '68, con la cosiddetta rivoluzione giovanile: da allora, è iniziata una segmentazione sociale che in forme sempre nuove ha rimpiazzato il precedente conflitto basato sulla gerarchia di classe, tra la borghesia capitalistica da una parte ed il proletariato dall'altro. Inteso in termini marxisti, la componente del lavoro contadino e salariato veniva a rappresentare la classe sfruttata.
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