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Male Piazza Affari dopo dati PMI. Giù euro e rendimenti titoli di Stato

Commento, Finanza, Spread
Male Piazza Affari dopo dati PMI. Giù euro e rendimenti titoli di Stato
(Teleborsa) - Seduta mista per i listini azionari europei, con gli investitori che digeriscono i nuovi dati macroeconomici. Hanno deluso i dati PMI dell'Eurozona per il mese di novembre, con l'attività che è riscesa in contrazione per la seconda volta in tre mesi. Il nuovo calo della produzione è dovuto al declino dell'attività economica terziaria, che per la prima volta in dieci mesi ha raggiunto il manifatturiero in zona contrazione, che ha a sua volta segnato un tasso di calo accelerato.

Ciò ha fatto scendere le quotazioni dell'euro (ai minimi degli ultimi due anni contro il dollaro) e diminuire i rendimenti dei titoli di Stato della zona euro, perché sono aumentate le scommesse di taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea (che penalizzano l'indice italiano, che vede un peso maggiore delle banche, i cui ricavi potrebbero scendere più velocemente con un taglio accelerato dei tassi).

Tra gli altri dati macro, la crescita dell'economia della Germania è stata debole nel terzo trimestre del 2024 (+0,1% sequenziale), con dati rivisti al ribasso rispetto alla prima lettura, mentre hanno deluso le aspettative le vendite al dettaglio in Regno Unito per il mese di ottobre.

L'Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,44%. Seduta positiva per l'oro, che sta portando a casa un guadagno dell'1,40%. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 70,21 dollari per barile.

Lo Spread peggiora, toccando i +126 punti base, con un aumento di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,51%.

Tra gli indici di Eurolandia resta vicino alla parità Francoforte (-0,17%), ben impostata Londra, che mostra un incremento dello 0,73%, e pensosa Parigi, con un calo frazionale dello 0,27%.

Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,63%; sulla stessa linea, si muove al ribasso il FTSE Italia All-Share, che perde lo 0,58%, scambiando a 35.229 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,07%); sotto la parità il FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,21%.

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, tonica Terna che evidenzia un bel vantaggio dell'1,99%. In luce DiaSorin, con un ampio progresso dell'1,92%. Andamento positivo per Inwit, che avanza di un discreto +1,69%. Ben comprata Italgas, che segna un forte rialzo dell'1,61%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca MPS, che prosegue le contrattazioni a -3,24%. Si concentrano le vendite su Unicredit, che soffre un calo del 3,04%. Vendite su Banca Popolare di Sondrio, che registra un ribasso del 2,82%. Seduta negativa per Intesa Sanpaolo, che mostra una perdita del 2,51%.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, OVS (+2,92%), Alerion Clean Power (+2,85%), Cembre (+2,46%) e Ferragamo (+2,29%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su MFE A, che prosegue le contrattazioni a -3,03%. Sotto pressione Banco di Desio e della Brianza, che accusa un calo del 2,05%. Scivola Reply, con un netto svantaggio del 2,01%. In rosso Maire, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,87%.
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