(Teleborsa) - "Penso che dal punto di vista militare sia stata una sconfitta
disastrosa per la Russia. Non era una messa in scena, l'assedio a Kiev non è stata una finta per poi andare nel
Donbass. E' stato il tentativo di impadronirsi
dell'Ucraina di prendere la Capitale e di installare un governo amico. Tre giorni dopo l'invasione i russi hanno detto ufficialmente che il Presidente Zelensky era fuggito in Polonia avevano cioè l'idea che la cosa si
potesse risolvere in pochi giorni". Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici,
Paolo Gentiloni, intervenuto su la7 a di Martedì in onda questa sera, sottolineando che "
il ripiegare sul Donbass non è affatto qualcosa di rassicurante perchè la guerra potrebbe diventare ancora piu' pesante e sanguinosa in queste regioni in cui c'è una guerra a bassa intensità da dieci anni".
"Per arrivare a un negoziato che non sia il fatto di dare via libera all'aggressione di un paese libero e indipendente bisogna che l'Ucraina continui nella sua resistenza e renda possibile una vera intesa e non una resa. E questo credo sia lo sforzo che dobbiamo fare tutti perchè una
invasione che non trova una resistenza prepara una nuova invasione più pericolosa della precedente", ha aggiunto.
Gentiloni si è anche detto "molto colpito che questa volta le sanzioni siano arrivate presto e all'unanimità. Di fronte a
un'invasione militare nel cuore dell'Europa, la prima scelta da fare era se rispondere sul piano militare e nessuno ha fatto una proposta del genere. E quindi abbiamo deciso di rispondere attraverso una risposta economica e diplomatica. Farlo comporta un costo. Ma lo facciamo anche per impedire la vittoria di un regime autocratico che avrebbe
conseguenze disastrose per l'equilibrio europeo".