Pirelli & C

Performance infelice per il gruppo attivo nella produzione di pneumatici, che chiude la giornata del 28 marzo con una variazione percentuale negativa dell'1,22% rispetto alla seduta precedente. La partenza è stata difficile per il titolo che è partito a 5,536 Euro, sopra il livello più basso della giornata precedente, andando poi progressivamente a peggiorare nel corso degli scambi. Lo scenario su base settimanale di Pirelli rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal FTSE MIB. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.

Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per l'azienda milanese, con sollecitazioni negative tali da forzare i livelli verso l'area di supporto stimata a 5,372. Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 5,768 dove staziona un importante livello di resistenza. Il dominio dei ribassisti alimenta attese negative per la prossima sessione con target potenziale posto a quota 5,24.

Mani forti non stanno operando su Pirelli visto che i volumi giornalieri pari a 1.856.365 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 2.967.740. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 1,389, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.