Longino&Cardenal

Chiusura in rosso per Longino&Cardenal, che termina la seduta segnando un calo dell'1,71%. L'esordio è stato problematico per il titolo che è partito sotto il bottom della sessione precedente, per poi ampliare la performance nel prosieguo della riunione. Se si confronta l'andamento del titolo con l'indice FTSE MIB, su base settimanale, Longino&Cardenal mantiene forza relativa positiva rispetto all'indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all'indice stesso (performance settimanale -1,15%, rispetto a -3,22% del principale indice della Borsa di Milano).

Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per Longino&Cardenal, con sollecitazioni negative tali da forzare i livelli verso l'area di supporto stimata a 1,683. Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 1,793 dove staziona un importante livello di resistenza. Il dominio dei ribassisti alimenta attese negative per la prossima sessione con target potenziale posto a quota 1,647.

L'ampio scostamento dei prezzi di Longino&Cardenal dalla media dei valori registrati nell'ultimo periodo, confermata dalla volatilità giornaliera che assume un valore pari a 3,102, è sintomatica di un investimento caratterizzato da un elevato rischio e quindi pensato soprattutto per coloro che desiderano ottenere elevati guadagni a fronte della possibilità di registrare pesanti perdite. In questo contesto si consiglia un'operatività di brevissimo periodo alla luce soprattutto del decremento dei volumi intraday 6.500 rispetto alla media mobile dei volumi dell'ultimo mese fissata a 38.280.