Universal Music

Piccolo spunto rialzista per la società con sede nei Paesi Bassi che si occupa di intrattenimento musicale, che allunga il passo mettendo a segno un rialzo dello 0,59%. L'esordio è stato positivo per il titolo che è partito a 22,03 Euro, collocandosi al di sotto dei livelli migliori del 23 dicembre, evidenziando una discreta tenuta nel corso della sessione, prima di fermarsi a 22,03 attorno ai picchi della giornata. Lo scenario su base settimanale di Universal Music Group rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dall'AEX. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Universal Music Group restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 22,14. Il supporto più immediato è stimato a 21,91. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 21,79, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

La rischiosità del titolo è attualmente sotto controllo, con la volatilità giornaliera che assume un valore pari a 1,669, mentre i volumi giornalieri restano ancora bassi, con i volumi dell'ultima seduta posizionati sotto la media mobile dei volumi ad un mese. L'equilibrato movimento di Universal Music Group evidenzia il mancato interesse sul titolo di investitori istituzionali, tale da permettere un maggior controllo sul trend anche se appare ordinato e senza forti scosse.