Analog Devices

Lieve ribasso per la società attiva nella produzione di semiconduttori, che chiude in flessione dell'1,44%. La partenza è stata difficile per il titolo che è partito a 282,4 USD sopra il livello più basso della giornata precedente andando poi progressivamente a peggiorare nel corso degli scambi, per concludere in apnea a 279,3 verso i minimi di giornata. Il confronto del titolo con il Nasdaq 100, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di Analog Devices rispetto all'indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte dal produttore di microchip restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 283,1. Il supporto più immediato è stimato a 275,9. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 272,5, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

La rischiosità di Analog Devices risulta essere piuttosto elevata a conferma dell'elevato scostamento esistente tra i prezzi nell'ultimo periodo. L'investimento appare dunque appropriato a coloro che, consapevoli del rischio di ingenti perdite, propendono per elevati guadagni. I volumi giornalieri risultano sotto tono a 4.066.226, inferiori dunque alla media mobile dei volumi ad un mese pari a 4.322.912.