(Teleborsa) - Nella giornata di ieri, a
Bruxelles, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato diversi commissari europei, tra cui Apostolos Tzitzikostas, responsabile per la
Mobilità sostenibile, Teresa Ribera, vicepresidente per la
Transizione giusta e la Concorrenza, e Wopke Hoekstra, commissario per l'Azione per il clima. Al termine degli incontri, Urso ha espresso soddisfazione per la piena collaborazione riscontrata, non solo con i commissari odierni ma anche con altri interlocutori europei con cui si è confrontato nelle settimane precedenti. Il ministro ha sottolineato l'importanza di lavorare insieme per affrontare la duplice sfida della transizione ambientale e digitale e per rendere il sistema industriale e sociale europeo più sostenibile.
Urso ha inoltre accolto positivamente la presentazione della "
Competitiveness Compass", il piano strategico della Commissione per semplificare gli oneri burocratici e aumentare la competitività dell'industria europea, definendo il piano un buon inizio con una visione pragmatica per il futuro.
Durante i colloqui, il ministro ha presentato
documenti strategici elaborati dall'Italia insieme ad altri paesi, riguardanti settori chiave come l’automotive, la siderurgia, la microelettronica e la semplificazione delle politiche industriali. Urso ha evidenziato anche la necessità di rivedere le politiche sul settore automotive e il sistema dei dazi climatici, il "CBAM", per evitare che le industrie europee siano svantaggiate dalla concorrenza globale, in particolare dalla Cina e dagli Stati Uniti.
Nel rispondere a una domanda sulla posizione dell'Italia riguardo agli obiettivi UE per le auto a zero emissioni entro il 2035,
Urso ha ribadito il pieno impegno dell'Italia nel raggiungere tale obiettivo, ma ha sottolineato la necessità di rivedere le modalità per raggiungerlo, proponendo misure come incentivi per le auto ecologiche e una revisione delle multe previste per le case automobilistiche inadempienti.
Infine, il ministro ha discusso anche del Cbam, ribadendo la posizione dell'Italia di mantenere le
quote di emissioni gratuite per le industrie a forte intensità energetica, al fine di evitare il rischio di "carbon leakage" e sostenere la competitività dell'industria europea. Il ministro ha concluso sottolineando che l
'Europa deve rendere le sue imprese più competitive sui mercati globali per vincere la sfida della transizione ambientale.