(Teleborsa) -
Chiusura vicino alla parità per le Borse europee, che migliorano nel pomeriggio grazie a una brusca inversione di Wall Street (che era partita in deciso ribasso e poi è migliorata, lasciandosi alle spalle il sell-off innescato dalla svolta hawkish della Fed nella sua ultima riunione). Sul fronte macroeconomico, in
Italia a novembre i prezzi alla produzione
hanno segnato una variazione di -0,5% su anno, mentre a dicembre la fiducia di consumatori e imprese è peggiorata. Negli
Stati Uniti a novembre i consumi privati e il reddito personale
sono aumentati meno delle attese, mentre il deflatore dei consumi ha mostrato variazioni annue inferiori di un decimo alle previsioni: +2,4% (da +2,3% di ottobre) per la misura headline e +2,8% (come a ottobre) per quella core.
Lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,61%. L'
Oro continua gli scambi a 2.625 dollari l'oncia, con un aumento dell'1,19%. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il
petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 69,33 dollari per barile.
Lo
Spread fa un piccolo passo verso il basso, con un calo dell'1,72% a quota +114 punti base, mentre il
rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,44%.
Tra i mercati del Vecchio Continente fiacca
Francoforte, che mostra un piccolo decremento dello 0,27%, discesa modesta per
Londra, che cede un piccolo -0,26%, e pensosa
Parigi, con un calo frazionale dello 0,27%.
Chiusura sulla parità per la
Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che si attesta a 33.766 punti; sulla stessa linea, rimane intorno alla linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 35.956 punti. In moderato rialzo il
FTSE Italia Mid Cap (+0,69%); sulla stessa linea, leggermente positivo il
FTSE Italia Star (+0,26%).
A Piazza Affari risulta che il
controvalore degli scambi nell'ultima è stato pari a 4,73 miliardi di euro, con un incremento di ben 1.595,6 milioni di euro, pari al 50,88% rispetto ai precedenti 3,14 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,11 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,97 miliardi di azioni del 20/12/2024.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Amplifon (+1,64%),
Brunello Cucinelli (+1,45%),
Italgas (+1,32%) e
ERG (+1,29%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Saipem, che ha archiviato la seduta a -6,09%. Si concentrano le vendite su
Telecom Italia, che soffre un calo del 3,67%. Vendite su
Nexi, che registra un ribasso del 2,16%. Tentenna
Banca Popolare di Sondrio, con un modesto ribasso dell'1,46%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Comer Industries (+15,51%),
Rai Way (+3,68%),
Caltagirone SpA (+2,52%) e
Maire (+2,52%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
El.En, che ha chiuso a -2,94%. Seduta negativa per
Cementir, che mostra una perdita del 2,36%. Sotto pressione
Moltiply Group, che accusa un calo del 2,21%. Scivola
OVS, con un netto svantaggio del 2,00%.