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Partecipate statali valgono il 15% del PIL e il 28% della capitalizzazione di Borsa

Finanza
Partecipate statali valgono il 15% del PIL e il 28% della capitalizzazione di Borsa
(Teleborsa) - Le 43 partecipate dello Stato confermano un ruolo cruciale per l'economia italiana, rappresentando il 15,4% del PIL italiano e mostrando una capitalizzazione pari a quasi il 28% di quella complessiva della Borsa di Milano. E’ quanto evidenzia la sesta edizione del "Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2023" realizzato dal Centro Studi CoMar, che mette a confronto i numeri di fine 2023 cn quelli dell'anno precedente e le previsioni sul 2024.

Dall’analisi emerge un fatturato complessivo di 328,4 miliardi di euro, in diminuzione di 139 miliardi (-29,8%) sui 467,6 miliardi del 2022, ma in aumento del 44,1%, più di 100 miliardi, rispetto ai 227,8 miliardi del 2017. Nelle classifiche per fatturato di tutte le società italiane, le partecipate statali occupano i primi tre posti e sei dei primi venti. Considerando la ripartizione del fatturato per settore, il 76,3% è realizzato nell’energia, il 10,9% nella meccanica, il 9,6% nei trasporti e telecomunicazioni; quote di poco superiori all’1% per ict, editoria, sport e tempo libero e inferiori per servizi alla P.A. o ambiente e territorio.

Il 2023 chiude con utili per 14,7 miliardi di euro, con un calo di 5,7 miliardi (-27,8%) sull’anno precedente, ma raddoppiando (+106,5%) sul 2019. Il margine operativo netto è stato di 33,9 miliardi di euro, in discesa di 6,2 miliardi (-15,6%) sui 40,2 miliardi del 2022, ma in aumento sui 21,6 del 2017 (+57,5%). Il rapporto tra margine operativo netto e fatturato si attesta al 10,3%, in linea con la media del 10% dei sei anni precedenti;

I debiti finanziari, tra il 2022 ed il 2023, sono scesi a 211,4 miliardi di euro da 213,1 miliardi, ma risultano in aumento di 81,4 miliardi sul 2017 (+62,5%). Il rapporto tra debiti finanziari e fatturato si attesta al 64,3%, mentre era al 57% nel 2017.

Lo Stato si conferma anche il più grande datore di lavoro in Italia. Le partecipate statali hanno infatti raggiunto, in termini di addetti, 483mila unità, cn un notevole incremento rispetto ai 457.648 del 2017. Il fatturato per dipendente è stato di 680mila euro.

La classifica delle migliori e peggiori

Guardando alle consuete "classifiche" delle singole aziende, pur nella diversità dei settori di appartenenza, si segnalano le migliori in termini di rapporto “risultati su fatturato"- Eur (36%), Terna (29,1%), Fibercop (28,1%), Snam (26,7%), Italgas (+25,5%), meno bene Stretto di Messina, Open Fiber, Ansaldo Energia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Giubileo 2025, Sogesid.

Le società con il migliore rapporto "MON su fatturato" sono Fibercop (53,5%), Terna (44,6%), Autostrade per l’Italia (44%), Italgas (43,2%), Snam (34,9%), Infratel (34,2%); meno bene fanno Stretto di Messina, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Valvitalia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Ansaldo Energia, Open Fiber.

Le 6 partecipate che hanno MON e risultati in negativo sono: Ansaldo Energia, Ita Airways, Open Fiber, PSN-Polo Strategico Nazionale, Sogesid, Stretto di Messina.

I maggiori datori di lavoro sono Poste, Ferrovie, Enel, Leonardo, Eni, Saipem, che insieme impiegano 387.454 addetti, pari all’80% di tutte le Partecipate statali;

Le società con il migliore rapporto "fatturato per dipendente" risultano Gse, Fibercop, Eni, Eutalia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Enel, Snam. Le società con il migliore rapporto "debiti su fatturato" sono: IPZS, Sogei, Gse, Sogin, Rai, Saipem, Leonardo.

Come si avvia a chiudere il 2024?

L’analisi di CoMar ha valutato anche l'andamento tendenziale per il 2024 delle 11 società quotate- Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Italgas, Leonardo, Poste, Rai Way, Saipem, Snam, Terna - sulla base dei risultati dei primi 9 mesi dell'anno. Queste società rappresentano il 73,5% del fatturato totale e il 91,1% degli utili di tutte le partecipate statali prese in esame. Sette di queste, presentando i risultati al terzo trimestre, confermano le previsioni (guidance), già positive, mentre altre quattro le migliorano ulteriormente.

Il fatturato è passato da 179,6 miliardi di euro a 169,5 miliardi ed è, quindi, diminuito, in un anno, di 10,1 miliardi (-5,6%), con 14,4 miliardi persi solo da Enel (-17,1%) ed Eni (-3,7%), che non sono compensati dalla crescita registrata da altre sette Partecipate; all’opposto, Terna (+17,8%) e Leonardo (+17,6%).

L’utile cresce, seppur di poco, di 182 milioni di euro (+1,4%), da 13.251 a 13.433 milioni, con i migliori risultati per Saipem (+160,7%) e Leonardo ((+142,55); meno bene Eni (-46,8%) e Snam (-9,1%).

Pesi massimi in Borsa

Il peso delle partecipate statali è rilevante in Borsa: considerando anche il settore bancario, sono 13 le società quotate, con Banca MPS, Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam, STMicroelectronics, Terna. A queste 13 quotate, se ne aggiungono altre 6 che hanno strumenti finanziari quotati, come Amco, Invitalia, Cdp, Ferrovie dello Stato Italiane, Rai, Sace.

Al 10 dicembre 2024, le 13 quotate pubbliche capitalizzavano 219,4 miliardi di euro, il 27,7% dei 790,1 miliardi di tutta la Borsa Italiana. Per 4 quotate, la percentuale di partecipazione dello Stato (considerando anche Cdp) è superiore al 50%: Enav (53,3%), Fincantieri (71,3%), Poste Italiane (64,3%), Raiway (65%). Le partecipazioni minori si hanno per Enel (23,6%), Terna (29,8%), Eni (30,4%), Leonardo (30,2%), Snam (31,4%). Come esercizio teorico, considerando la quota detenuta dallo Stato in ognuna delle 13 singole Partecipate quotate e la capitalizzazione di ciascuna di queste, sempre al 10 dicembre 2024, il valore complessivo delle azioni di proprietà pubblica risulta ammontare a 73,1 miliardi di euro.

Negli ultimi tre anni, il perimetro pubblico è oggetto di profonda riconsiderazione, alleggerendo posizioni per esigenze di finanza pubblica o aumentandole in alcuni settori straytegici. Solo considerando il periodo più recente, sono esempi del ridisegno l'acquisizione del 16% di NetCo, società risultante dal conferimento in FiberCop dell’infrastruttura di rete di Tim, le trattative per l’acquisizione di Telecom Italia Sparkle, il collocamento di un ulteriore 15% del capitale di Banca MPS, il soddisfacimento delle ultime condizioni per il closing dell’operazione di concentrazione tra Ita Airways e Lufthansa.
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