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Borse europee deboli, banchieri centrali intervengono su percorso tassi

Commento, Finanza, Spread
Borse europee deboli, banchieri centrali intervengono su percorso tassi
(Teleborsa) - Seduta incerta per i listini azionari europei, con il FTSE MIB che si posiziona poco sopra la parità, al termine di una settimana di tagli dei tassi da parte della Svizzera (50 punti base allo 0,5%, più dei 25 punti base attesi), del Canada (per quinto meeting consecutivo al 3,25%) e della Banca centrale europea (come da attese a 25 punti base, anche se ci sono state discussioni su 50 punti base).

Oggi Francois Villeroy de Galhau ha detto che la banca centrale probabilmente allenterà ulteriormente i tassi l'anno prossimo e che si trova a suo agio con le proiezioni del mercato sui tassi futuri, Robert Holzmann ha affermato che i tassi di interesse scenderanno verso un livello neutrale di circa il 2%, José Luis Escrivá ritiene probabile che Francoforte riduca ulteriormente i tassi l'anno prossimo se l'inflazione continuerà a convergere verso l'obiettivo del 2%.

La prossima settimana tocca alla Fed, che mercoledì dovrebbe attuare un taglio dei tassi di 25 punti base, con l'attenzione che sarà probabilmente sulla conferenza stampa e se il presidente della Fed Powell confermerà le aspettative del mercato secondo cui non dovrebbero essere previsti tagli consecutivi nel 1° trimestre 2025.

Sul fronte macroeconomico, nel Regno Unito la produzione industriale è diminuitaa sorpresa a ottobre, il Germania il surplus della bilancia commerciale è calato più delle attese a ottobre, in Francia l'inflazione di novembre è stata rivista al -0,1% su mese, in Spagna l'inflazione di novembre è stata confermata a +2,4% su anno, in Eurozona la produzione industriale è scesa meno delle attese a ottobre su anno ed è rimasta invariata su mese.

Lieve aumento per l'Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,41%. Sessione debole per l'oro, che scambia con un calo dello 0,34%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,81%, a 70,58 dollari per barile.

Sale molto lo spread, raggiungendo +119 punti base, con un deciso aumento di 12 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,36%.

Tra i listini europei resta vicino alla parità Francoforte (+0,07%), piatta Londra, che tiene la parità, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi.

Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,23% a 34.939 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,22%, portandosi a 37.168 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (+0,01%); sulla stessa tendenza, pressoché invariato il FTSE Italia Star (-0,13%).

Tra i best performers di Milano, in evidenza Iveco (+3,40%), Banca MPS (+1,98%), Telecom Italia (+1,58%) e Ferrari (+1,18%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Recordati, che continua la seduta con -0,98%. Sottotono Brunello Cucinelli che mostra una limatura dello 0,85%. Deludente Moncler, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Amplifon, che mostra un piccolo decremento dello 0,82%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Banco di Desio e della Brianza (+1,63%), Technoprobe (+1,59%), Cembre (+1,58%) e MFE B (+1,58%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Digital Value, che prosegue le contrattazioni a -12,96%. Sotto pressione GVS, che accusa un calo dell'1,67%. Discesa modesta per Ariston Holding, che cede un piccolo -1,45%. Pensosa Buzzi, con un calo frazionale dell'1,21%.
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