(Teleborsa) - Il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste,
Francesco Lollobrigida, ha dichiarato che "così come è impostato il trattato UE-Mercosur non è condivisibile. Pur auspicando un mercato più aperto e regolato da trattati, è evidente che le attuali economie, organizzazione del lavoro e rispetto delle norme di carattere ambientale siano estremamente differenti tra i due contesti". Oggi l'Italia nel consiglio
Agrifish "ha sottolineato la propria posizione sul Mercosur e abbiamo chiarito che ad oggi la Ue non è in grado di garantire la tutela dei propri imprenditori di fronte a nazioni che hanno costi di produzione molto più bassi e che sono capaci di entrare nel mercato con prezzi non sostenibili per i nostri produttori", ha aggiunto.
Parlando a margine della riunione il ministro ha sottolineato che sono state "adottate
norme e
direttive europee che gravano sugli
imprenditori pesantemente in nome di principi corretti, ma nel mondo non tutti le rispettano. Ben vengano i mercati aperti, ma con regole che permettano di competere ad armi pari. Se altri Stati non rispettano i diritti dei lavoratori e dell'ambiente e fanno prezzi più bassi bisogna che ci siano regole di ingresso delle loro merci diverse da quelle che garantiamo agli imprenditori dell'Unione europea".
"Ci siamo riuniti stamattina con il collega francese e quello spagnolo e abbiamo presentato un documento che prende atto delle grandi difficoltà dei nostri pescatori, sostenuto anche da altre nazioni: sostanzialmente chiediamo una moratoria della riduzione dello sforzo di pesca per il 2025", ha poi fatto sapere il ministro. La
richiesta avanzata da
Italia,
Francia e
Spagna tiene conto "dei grandi sacrifici di questo settore che ha visto una contrazione delle marinerie, un fatto che mette in discussione un aspetto importante della nostra alimentazione se in futuro non avremo la possibilità di difendere e rilanciare quello che è rimasto delle marinerie".
Attorno a questo documento, ha precisato il ministro, "c'è stata grande convergenza e siamo felici di avere potuto creare un
tavolo di confronto così efficace insieme a nazioni che ci sono vicine in termini di apprezzamento della qualità e di valori di riferimento. L'agroalimentare ormai è un obiettivo europeo, ma va calato in misure concrete difendendo i nostri asset produttivi".
Infine, Lollobrigida ha dichiarato che in Consiglio è stato "affrontato il tema delle
proteine vegetali, certamente utili, su richiesta della
Germania e della
Danimarca. E abbiamo precisato e con noi anche altri, che non possono significare però aprire la strada a proteine animali alternative come la carne sintetica, coltivata o quant'altro".