(Teleborsa) -
Le borse europee chiudono la seduta sui minimi di giornata, dopo un'iniziale reazione positiva alla notizia della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi, mentre Wall Street è in rally e tocca nuovi record.
Si distingue in negativo il listino spagnolo, appesantito dalle vendite sulle società legate alle Energie rinnovabili e sui Bancari.
Gli analisti di
Intesa Sanpaolo fanno notare che le proposte della campagna elettorale repubblicana americana si basano su un programma decisamente protezionistico, con applicazione di dazi sulle importazioni più elevati e maggiori restrizioni al commercio internazionale, in particolare per la Cina e potenzialmente anche per l'Europa. Le
società europee meramente esportatrici pertanto potrebbero essere penalizzate. Gli analisti di
Barclays hanno identificato i dazi commerciali come un "rischio chiave per l'Europa", con una maggiore probabilità di attuazione sotto un'amministrazione Trump e ritengono quindi che "le
azioni UE probabilmente continueranno a sottoperformare rispetto alle azioni USA su base relativa".
Sul fronte macroeconomico, i
prezzi alla produzione dell'Eurozona a settembre hanno segnato un calo tendenziale, in linea con le attese, di -3,4%: il principale contributo alla flessione è stato fornito dall’energia (-11,6% a/a). La lettura finale dei
PMI Servizi e Composito di ottobre è stata significativamente migliorativa: 51,6 da 51,2 preliminare per il primo e 50 da 49,7 per il secondo.
Forte calo dell'
Euro / Dollaro USA (-1,85%), che ha toccato 1,073. L'
Oro crolla a 2.666,4 dollari l'oncia, lasciando sul tavolo il 2,82%. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il
petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 71,9 dollari per barile.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a +125 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,70%.
Tra i listini europei seduta negativa per
Francoforte, che mostra una perdita dell'1,13%, andamento cauto per
Londra, che mostra una performance pari a -0,07%, e pensosa
Parigi, con un calo frazionale dello 0,51%.
Sessione da dimenticare per la
Borsa italiana, con il
FTSE MIB che lascia sul terreno l'1,54%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da tre cali consecutivi, in essere da lunedì scorso; sulla stessa linea, vendite diffuse sul
FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 36.023 punti. Leggermente negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,6%); come pure, negativo il
FTSE Italia Star (-0,79%).
Il
controvalore degli scambi nella seduta del 6/11/2024 a Piazza Affari è stato pari a 4,6 miliardi di euro, con un incremento di ben 2.022,5 milioni di euro, pari al 78,44%, rispetto ai precedenti 2,58 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,41 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,7 miliardi.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Tenaris (+6,76%),
DiaSorin (+5,57%),
Leonardo (+3,46%) e
Stellantis (+1,75%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Unicredit, che ha terminato le contrattazioni a -5,31%. Seduta negativa per
Inwit, che scende del 5,25%. Sensibili perdite per
Campari, in calo del 4,78%. In apnea
ERG, che arretra del 3,95%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Credem (+5,61%),
Buzzi (+4,81%),
Digital Value (+4,77%) e
Carel Industries (+2,34%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Ariston Holding, che ha terminato le contrattazioni a -5,73%. Tonfo di
De' Longhi, che mostra una caduta del 5,50%. Lettera su
Zignago Vetro, che registra un importante calo del 5,50%. Scende
Alerion Clean Power, con un ribasso del 4,11%.