(Teleborsa) -
Seduta negativa per le Borse europee, appesantite dalle performance negative del settore bancario ed energetico, con gli indici periferici (IBEX e FTSE MIB) che arretrano maggiormente, mentre il CAC 40 chiude appena sopra la parità. Stamattina sono arrivati
segnali discordanti sull'economia tedesca: a dicembre lo ZEW
ha sorpreso al rialzo, attestandosi a 15,7 da 7,4 precedente e salendo sopra la media decennale (13), mentre l'IFO
ha sorpreso al ribasso scendendo da 85,6 a 84,7 (minimo da maggio 2020).
L'attenzione degli operatori rimane focalizzata sulle banche centrali, in particolare sulla
riunione della Fed di domani da cui è atteso un taglio di 25 punti base (meno scontato l'esito della riunione di gennaio, visti i continui segnali di forza dell'economia statunitense), a cui seguiranno
giovedì le decisioni di Bank of England e della Bank of Japan.
L'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,05. Seduta in frazionale ribasso per l'
oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,53%. Il
Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde l'1,59% e continua a trattare a 69,59 dollari per barile.
Lo
Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +115 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,38%.
Tra le principali Borse europee tentenna
Francoforte, che cede lo 0,33%, scivola
Londra, con un netto svantaggio dello 0,81%, e incolore
Parigi, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente.
Giornata "no" per la
Borsa italiana, in flessione dell'1,22% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, perde terreno il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 36.517 punti, ritracciando dell'1,19%. In discesa il
FTSE Italia Mid Cap (-0,78%); sulla stessa tendenza, negativo il
FTSE Italia Star (-0,98%).
Il
controvalore degli scambi nella seduta del 17/12/2024 è stato pari a 2,98 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,89 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 1,35 miliardi di azioni, rispetto ai 0,96 miliardi precedenti.
Tra i titoli ad alta capitalizzazione, leggero rialzo solo per
STM (+0,43%),
Brunello Cucinelli (+0,29%),
Stellantis (+0,22%) e
Banco BPM (+0,20%)
Le più forti vendite si sono abbattute su
BPER, che ha terminato le contrattazioni a -2,73%. In rosso
Nexi, che evidenzia un deciso ribasso del 2,55%. Spicca la prestazione negativa di
ENI, che scende del 2,41%.
Unipol scende del 2,15%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Digital Value (+4,81%),
Comer Industries (+2,62%),
Juventus (+2,31%) e
Philogen (+1,92%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Moltiply Group, che ha terminato le contrattazioni a -3,84%. Calo deciso per
Carel Industries, che segna un -3,3%. Sotto pressione
GVS, con un forte ribasso del 2,87%. Soffre
Alerion Clean Power, che evidenzia una perdita del 2,81%.