Facebook Pixel
Milano 15:22
34.196 -0,80%
Nasdaq 5-nov
20.227 +1,32%
Dow Jones 5-nov
42.222 +1,02%
Londra 15:22
8.209 +0,45%
Francoforte 15:22
19.181 -0,39%

Analisi dei Settori Industriali, Intesa Sanpaolo: "Bilanci 2023 confermano solidità del tessuto produttivo italiano"

Presentato insieme a Prometeia il Rapporto Analisi dei Settori Industriali di Ottobre 2024

Economia
Analisi dei Settori Industriali, Intesa Sanpaolo: "Bilanci 2023 confermano solidità del tessuto produttivo italiano"
(Teleborsa) - Il prossimo biennio vedrà un ritorno alla crescita del manifatturiero italiano. I riflessi positivi del rientro dell'inflazione (e dei tassi d'interesse) sulle condizioni di domanda, interna e internazionale, consentiranno al fatturato di riposizionarsi su un tasso di crescita medio annuo dell'1,1%, a prezzi costanti, recuperando il calo atteso per il 2024 (-0,9%). È quanto emerge dal Rapporto "Analisi dei Settori Industriali" di Ottobre 2024 presentato da Intesa Sanpaolo e Prometeia.

Gli scambi commerciali – rileva il report – dovrebbero rafforzarsi nel 2025-26, pur in un contesto internazionale denso di rischi e di incertezze, legate anche agli esiti di importanti cicli elettorali. Grazie a un'offerta specializzata nell'alto di gamma e in nicchie a elevato valore aggiunto, le esportazioni italiane di beni manufatti potranno crescere a un tasso (medio annuo) superiore al 2%, a prezzi costanti, e il saldo commerciale potrà superare la soglia dei 124 miliardi di euro nel 2026.

Il mercato interno, frenato nel 2024 da una forte incertezza, beneficerà di una ripresa dei consumi, grazie anche all'evoluzione favorevole dell'occupazione e ai rinnovi contrattuali. Riprenderanno slancio anche gli investimenti, grazie al supporto di Transizione 5.0 e all'accelerazione attesa nell'implementazione del PNRR.

Determinanti saranno anche le buone condizioni di autofinanziamento che caratterizzano il manifatturiero italiano. L'industria italiana ha infatti chiuso il 2023 con ottimi risultati di bilancio. L'Ebitda margin si è attestato sull'11,1%, superando i livelli già elevati del 2022, e la quota di imprese ad alta redditività (Roi superiore al 10%) è salita al 46% (dal 32% del 2020), riflesso di miglioramenti diffusi tra settori e classi dimensionali. Le analisi evidenziano, inoltre, come le imprese top performer per marginalità nell'intero quadriennio 2019-23 abbiano beneficiato soprattutto dei processi di efficientamento energetico.

Il ranking settoriale 2025-26 rifletterà la diversa capacità di competere sui mercati esteri e di offrire prodotti in linea con la doppia transizione digitale e ambientale. A guidare la classifica sarà l'Elettrotecnica (con un fatturato deflazionato in crescita del 3,3% medio annuo, secondo le nostre stime), settore chiave per il processo di elettrificazione, davanti ai settori meno ciclici, come Largo consumo
(+2,7%), Farmaceutica (+2,6%) e Alimentare e bevande (+1,1%), già in crescita nel 2024. Meccanica (+2,5%) ed Elettronica (+2,3%) sono attese recuperare slancio, dopo un 2024 caratterizzato da scarso dinamismo.

I produttori di beni intermedi beneficeranno di una ripresa degli ordini ma risentiranno, al contempo, delle difficoltà dell'Automotive (alle prese con una difficile transizione) e del fisiologico rientro delle costruzioni dai massimi raggiunti negli ultimi anni, che hanno favorito l'intera rete di fornitura. Un'analisi eseguita sui dati di bilancio dei fornitori delle costruzioni dimostra, infatti, come l'essere inseriti in una
filiera così trainante dal punto di vista della domanda abbia portato, a parità di specializzazione produttiva e di dimensioni aziendali, a una crescita dei margini decisamente più marcata nel quadriennio 2019-23.
Condividi
```