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Italia, nei dodici mesi a luglio conto corrente in surplus di 32,7 miliardi

Economia
Italia, nei dodici mesi a luglio conto corrente in surplus di 32,7 miliardi
(Teleborsa) - Nei dodici mesi terminanti in luglio 2024 il conto corrente ha registrato un surplus di 32,7 miliardi di euro (1,5 per cento del PIL), a fronte di un deficit pari a -16,1 miliardi nei dodici mesi precedenti. Il forte miglioramento del saldo delle merci (62,7 miliardi, da 6,6) e quello, più contenuto, dei servizi (-5,4 miliardi, da -9,7) hanno più che compensato il passaggio in deficit del saldo dei redditi primari (-7,1 miliardi, da 3,7) e il lieve peggioramento del disavanzo dei redditi secondari (-17,5 miliardi, da -16,7). Lo comunica la Banca d'Italia nella pubblicazione "Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull'estero".

Nei dodici mesi terminanti in luglio 2024 il conto finanziario ha registrato acquisizioni di attività nette sull'estero per 40,3 miliardi (da investimenti netti per 22,3 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente). I saldi positivi degli "altri investimenti" (91,1 miliardi), degli investimenti diretti (3,8 miliardi), dei derivati (3,5 miliardi) e delle riserve ufficiali (2,4 miliardi) sono stati solo in parte controbilanciati dal saldo negativo degli investimenti di portafoglio (-60,6 miliardi).

In luglio 2024 le attività sull'estero dei residenti in Italia sono aumentate di 10,5 miliardi. Gli investimenti in titoli di portafoglio esteri (15,0 miliardi, soprattutto titoli di debito a medio-lungo termine) e nei derivati (1,3 miliardi) sono stati solo parzialmente compensati dai disinvestimenti per "altri investimenti" (-5,2 miliardi) e riserve ufficiali (-0,5 miliardi), mentre gli investimenti diretti all'estero sono stati trascurabili.

In luglio 2024 le passività sull'estero sono marginalmente diminuite (-0,6 miliardi). La riduzione delle passività in "altri investimenti" (-7,4 miliardi, su cui ha influito il miglioramento del saldo su TARGET) è stata quasi del tutto controbilanciata da modesti investimenti diretti in Italia (0,3 miliardi) e, soprattutto, da acquisti netti di titoli di portafoglio da parte dei non residenti per 6,5 miliardi, di cui 3,0 in titoli pubblici.
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