(Teleborsa) - Nel 2023 la
spesa di gestione dei conti correnti riferibili agli sportelli bancari in Italia è diminuita di 3,3 euro rispetto al 2022, attestandosi a
100,7 euro. La diminuzione è attribuibile per l'80 per cento alle spese fisse e per la parte restante alle spese variabili; le prime sono a loro volta diminuite in ragione dei più bassi canoni, le seconde per una minore operatività che ha riguardato soprattutto i prelievi di contante; le commissioni sui pagamenti e sui prelievi di contante sono rimaste pressoché invariate. Lo afferma la
Banca d'Italia nella consueta indagine sulla spesa dei conti correnti delle famiglie italiane.
Dal 2011 al 2023 la
variazione delle spese fisse ha contribuito in modo determinante all'andamento delle spese di gestione sia nel periodo di contrazione sia in quello di crescita; in particolare, considerando quest'ultima, iniziata nel 2016 e interrottasi nel 2023, la somma delle variazioni della spesa, prese in valore assoluto, ammonta a 30,8 euro, delle quali 24,6 riconducibili alle spese fisse.
La spesa di gestione dei
conti correnti online è diminuita di 4,8 euro attestandosi a
28,9 euro; il calo della spesa è legato alle minori spese fisse e in particolare alla minore proporzione di clienti assoggettata al pagamento del canone di base.
La spesa di gestione dei
conti postali è cresciuta per il secondo anno, passando da 59,6 a
67,3 euro; vi ha concorso la maggiore operatività della clientela; l'aumento è in larga parte attribuibile alle spese variabili, cresciute di 6,5 euro per effetto di un generalizzato aumento dell'operatività.
La
stima complessiva della spesa di gestione di un conto corrente, ottenuta ponderando la spesa riferibile agli sportelli bancari, ai conti bancari online e ai conti postali con i rispettivi pesi nella popolazione dei conti correnti, si attesta a
87,8 euro.
La spesa di gestione mostra
un'ampia variabilità tra i raggruppamenti della clientela: è meno elevata per i clienti con un profilo di operatività semplificato (giovani, famiglie e pensionati a bassa operatività), maggiore per i profili di consumo più sofisticati.
La
commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è rimasta invariata e pari all'1,7 per cento del credito accordato; la
commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV) applicata sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente è diminuita da 16,4 a 13,7 euro.