(Teleborsa) -
L'Opec+, organizzazione che comprende i Paesi membri dell'Opec ed dieci membri esterni, compresi Russia, Kazakhstan e Messico, hanno deciso di
estendere il regime di tagli produttivi alla fine di dicembre 2025, ribadendo l'impegno "dichiarato" di ottenere e sostenere un
mercato petrolifero stabile, assicurare leadership e trasparenza al mercato nel lungo termine ed in linea con
l’approccio precauzionale, proattivo e preventivo adottato sin da principio dai Paesi membri".
Certamente, i tagli produttivi - quelli di base e quelli addizionali implementati solo da alcuni -
contribuiranno a mantenere alti i prezzi del greggio sino alla fine del prossimo anno, garantendo ai Paesi produttori
maggiori entrate, in una fase economica e geopolitica molto incerta. Un sollievo per le ambizioni dell'Arabia Saudita di diversificare le due entrate con fonti rinnovabili (Piano Vision 2030), ma soprattutto per la Russia, che deve finanziare la costosissima guerra in Ucraina.
Va tenuto conto, infatti, che i 24 paesi della configurazione allargata del cartello controllano oltre la metà della produzione mondiale di greggio e circa il 90% delle riserve note.
Il meeting in forma mistaLa riunione dei Paesi Opec si è tenuta domenica 2 giugno, in presenza e da remoto. Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman si sono incontrati di persona a Riyadh, a margine del 37° incontro ministeriale OPEC e non-OPEC tenutosi in collegamento da remoto.
La decisione di estendere i tagli a fine 2025Alla luce del continuo impegno dell'Opec+ a garantire la stabilità del mercato petrolifero, nove paesi partecipanti hanno deciso di estendere i
tagli produttivi aggiuntivi per un totale di 1,65 milioni di barili sino alla fine di
dicembre 2025, secondo le quote produttive pattuite e per una produzione totale di 39,72 milioni di barili al giorno.
Inoltre,
otto Paesi membri hanno concordato di estendere i
tagli volontari aggiuntivi di 2,2 milioni di barili al giorno, annunciati nel novembre 2023,
fino alla fine di settembre 2024, e di procedere poi con l'eliminazione graduale di questi tagli produttivi su base mensile, nel periodo che va da settembre 2024 a settembre 2025. Questo aumento mensile può essere sospeso o invertito, a seconda delle condizioni di mercato.
La produzione degli
Emirati Arabi Uniti (EAU), invece, subirà un
aumento di 300.000 barili giornalieri e verrà reintrodotta
gradualmente da gennaio 2025
fino alla fine di settembre 2025.
I Paesi hanno infine deciso di e
stendere il periodo di valutazione da parte di
tre esperti indipendenti fino alla fine di
novembre 2025, da utilizzare come guida per i livelli produttivi di riferimento del 2026 e di incontrarsi per il
38° meeting ministeriale OPEC e non-OPEC il prossimo
1° dicembre 2024.
A quanto ammontano i tagli produttivi approvatiIl gruppo dell'Opec+ ha effettuato una serie di profondi tagli alla produzione a partire da fine 2022 e sta attualmente
tagliando l’offerta complessivamente di circa 5,8 milioni di barili al giorno.
I tagli includono 2 milioni di barili al giorno da parte di tutti i Paesi membri, un primo round di tagli volontari di circa 1,65 milioni di barili al giorno da parte di nove membri ed un secondo round di tagli volontari di 2,2 milioni di barili al giorno da parte di otto membri.