(Teleborsa) -
Cresce l'export dell'Italia verso i Paesi terzi a febbraio, confermando il buon andamento dei prodotti del Made in Italy all'estero, nonostante la turbativa dei dati imposti o minacciati dagli USA. Secondo l'ultimo report dell
'Istat, si registra a febbraio un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le e
sportazioni (+2,8%) rispetto alle
importazioni (+0,8%).L’aumento congiunturale dell’
export verso i paesi extra Ue si deve soprattutto alle maggiori vendite di
beni durevoli (+8,4%) e non durevoli (+8,0%), ma fanno bene anche i beni strumentali (+2,2%); diminuisce, invece, l’export di energia (-19,9%) e beni intermedi (-1,5%).
Dal lato dell’import, l’aumento congiunturale è spiegato soprattutto dai maggiori acquisti di
energia (+18,0%).
Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025,
l’export cresce del 3,9% grazie al buon andamento di tutti i raggruppamenti, a eccezione dei beni di consumo durevoli (-8,7%). Nello stesso periodo,
l’import segna un aumento del 6,7%, principalmente determinato dai maggiori acquisti di energia (+14,2%).
Nei primi due mesi del 2025, la dinamica tendenziale dell’
export verso i paesi extra Ue è moderatamente positiva (
+0,4%; +1,0% al netto dell’energia). Nello stesso periodo,
l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue è pari a
+5,1 miliardi di euro (era +9,9 miliardi nei primi due mesi del 2024).
Su base annua, l’export torna a flettere (-2,1% contro il +3,3% di gennaio) ma la dinamica è influenzata dalle movimentazioni di elevato impatto, in particolare l
a cantieristica navale, verso gli Stati Uniti; al netto di queste, si stima una crescita tendenziale delle esportazioni pari a +1,7%. Giù anche le vendite di energia (-23,3%) e beni strumentali (-15,3%), mentre risuota in forte aumento l’export di beni di consumo non durevoli (+13,7%).
L’import registra una
crescita tendenziale dell’8,6%, quasi totalmente spiegata dai maggiori acquisti di beni di consumo, durevoli (+17,1%) e non durevoli (+17,9%), ed energia (+17,6%).
A febbraio 2025
l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27
è pari a +4.707 milioni di euro (+6.885 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-4.800 milioni) è superiore rispetto a un anno prima (-3.779 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici scende da 10.664 milioni di febbraio 2024 a 9.508 milioni di febbraio 2025.
A febbraio 2025 si rilevano ampie riduzioni su base annua delle
esportazioni verso
Turchia (-10,6%) e
Stati Uniti (-9,7%). Crescono le vendite verso Svizzera (+17,3%), paesi OPEC (+12,9%), Regno Unito (+8,5%) e paesi ASEAN (+7,4%). Le
importazioni da paesi
OPEC (+34,3%) e
Cina (+18,3%) registrano una forte crescita tendenziale; aumentano anche gli acquisti da paesi ASEAN e Regno Unito (per entrambi +11,7%). Per contro, diminuiscono le importazioni da Stati Uniti (-4,9%), Turchia (-4,6%) e Svizzera (-2,0%).