(Teleborsa) - Secondo l'Antitrust
Roma Capitale dovrebbe valutare la possibilità "di una iniziale e quantomeno graduale apertura alla
concorrenza del mercato del
trasporto pubblico locale non periferico". In un
parere sull'affidamento in house del servizio di trasporto pubblico locale non periferico per le annualità dal 2024 al 2027 deliberato dall'Assemblea capitolina, l'autorità ha anche avanzato "una soluzione", cioè "attraverso una divisione in
lotti opportunamente individuati e costituiti da sub-aree del territorio cittadino, nell'ambito di un piano programmatico che ne preveda la progressiva messa a gara".
"Il servizio di trasporto pubblico locale nella città di Roma Capitale – si legge nel documento dell'Antitrust – potrebbe infatti ben essere diviso in lotti, adeguatamente dimensionati, da un lato, per favorire la
massima partecipazione, dall'altro, per minimizzare le esigenze di
coordinamento tra operatori. A tale riguardo, vi sono diverse
esperienze in altre capitali europee, con esempi virtuosi di lottizzazione anche estrema dei servizi da porre a gara".
"Non sembrano peraltro sussistere evidenze conclusive sull'esistenza di
economie di scala nel servizio di trasporto pubblico su gomma, tali da rendere meno efficiente l'eventuale suddivisione e messa a gara del servizio in lotti – ha fatto notare l'Autorità –. Anzi, propendono a favore di tale soluzione non solo le efficienze immediate derivabili dalla concorrenza 'per il mercato', ma anche i benefici ottenibili dalla concorrenza "per confronto", anche detta
yardstick competition, che possono svilupparsi nel tempo mediante la coesistenza di più operatori dello stesso servizio attivi in aree limitrofe".