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Ue, Green Deal: Gentiloni, servono ingenti investimenti e attenzione all'equità sociale

Economia
Ue, Green Deal: Gentiloni, servono ingenti investimenti e attenzione all'equità sociale
(Teleborsa) - "Il Green Deal è una delle principali eredità dell'attuale Commissione europea, e la cosa giusta da fare per la prossima Commissione sarà "mantenere la rotta" e portarne avanti la realizzazione. Ma serviranno ingenti finanziamenti sia pubblici che privati, e una costante attenzione all'equità degli effetti redistributivi della transizione, ovvero al suo impatto in termini di giustizia sociale". È quanto ha affermato, in sostanza, il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento allo "EU Sustainable Investment Summit 2024", dal titolo "Portare a termine la transizione verde".

"Stiamo entrando - ha detto Gentiloni - nella fase finale di un mandato in cui la barca dell'Europa è stata scossa da crisi senza precedenti. Ma nonostante tutto, abbiamo mantenuto la rotta del Green Deal come nuova strategia di crescita dell'Ue". E "questa strategia ha riconosciuto fin dall'inizio che la transizione verde non può avvenire senza i finanziamenti necessari". Quando si chiede se siano più importanti i finanziamenti pubblici o quelli privata la risposta "è che abbiamo bisogno di entrambi", ha rilevato il commissario.

"Abbiamo bisogno di investimenti pubblici per contribuire ad attirare capitali privati e compensare i 'fallimenti del mercato. E abbiamo bisogno di investimenti privati per raggiungere la dimensione di scala necessaria. La transizione verde, richiede investimenti specifici di tale portata che il solo finanziamento pubblico non potrà mai essere sufficiente. Nell'Ue, indichiamo la cifra di 520 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi all'anno fino alla fine del decennio. A livello globale, parliamo di migliaia di miliardi".

"Durante questo mandato" della Commissione "abbiamo adottato diverse iniziative innovative per mobilitare investimenti sostenibili", ha ricordato Gentiloni. "Con nuovi strumenti come il Fondo per la ripresa e la resilienza (che finanzia i Pnrr, ndr) e il programma InvestEU, abbiamo messo sul tavolo quasi 500 miliardi di euro per la transizione verde fino al 2027. Questa è una buona notizia, e stiamo incoraggiando gli Stati membri a sfruttare al meglio tutti gli strumenti e i finanziamenti che abbiamo messo a disposizione, a cominciare dall'attuazione determinata dei loro Piani di ripresa e resilienza".

"Realizzare la transizione verde - ha sottolineato il commissario- è una necessità ambientale, un'opportunità economica e un imperativo geopolitico. Richiede, come abbiamo visto, investimenti su una scala senza precedenti. Ma richiede anche - ha avvertito Gentiloni - un'ampia accettabilità sociale. Dobbiamo essere consapevoli dei possibili effetti redistributivi delle nostre politiche. E dobbiamo garantire che la transizione sia davvero giusta, che gli sforzi siano condivisi equamente e che i lavoratori abbiano le competenze di cui hanno bisogno. Il nostro successo o fallimento su questo fronte non è solo una questione morale, è anche una 'condicio sine qua non' affinchè la transizione stessa abbia successo. E anche le prossime elezioni sono un tempestivo richiamo in questo senso". "Il Green Deal europeo - ha continuato il commissario - è una delle principali eredità di questa Commissione. Toccherà alla prossima Commissione portarlo avanti. Mantenere la rotta del Green Deal è la cosa giusta da fare, a patto di bilanciare l'ambizione di lungo termine con il pragmatismo e il buon senso. Se lo faremo, sono convinto che l'Europa potrà preservare la propria leadership globale nel guidare la transizione verde", ha concluso Gentiloni.
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