(Teleborsa) - La
riduzione delle autonomie scolastiche prevista dal decreto Milleproroghe pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre scorso è stata
solo posticipata di un paio d’anni: la riduzione di 185 accorpamenti, rispetto ai circa 700 già fissati con la Legge di bilancio 2023, è solo momentanea perché
nel 2026 è prevista comunque la cancellazione di oltre 150 istituzioni scolastiche autonome. La tabella predisposta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito riporta che 7.461 posti di dirigenti scolastici e Dsga, per il 2024, si passerà a 7.309 del 2026-27.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, reputa "molto importante non sdoppiare gli istituti scolastici o, peggio ancora, cancellarli del tutto:
l’offerta didattica non può essere ridimensionata. Perché questo si produrrebbe andando a creare degli istituti mega-galattici con anche 2.000 iscritti. Fare sparire l’autonomia scolastica, le sedi di presidenza e di Dsga, migliaia di amministrativi e andare a ridurre in generale gli organici sarebbe un errore enorme. Invece di immettere in ruolo tutti i precari storici, che hanno svolto
almeno 36 mesi di servizio, collocandoli anche sulle cattedre vacanti in organico di fatto, si cancellano le scuole e si creano istituti sempre più grandi. Non ci siamo proprio", conclude Pacifico.