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Via libera della commissione alla manovra, domani in Aula alla Camera

Mandato al relatore, bocciate le mille proposte di modifica presentate dalle opposizioni

Economia
Via libera della commissione alla manovra, domani in Aula alla Camera
(Teleborsa) - Via libera della commissione Bilancio della Camera alla legge di bilancio. Nella seduta pomeridiana, al termine l'intervento del ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, sono iniziate le votazioni con le quali sono state tutte respinte le circa mille proposte di modifica presentate dalle opposizioni. La commissione ha quindi dato mandato ai relatori, Carmen Giorgianni (FdI), Roberto Pella (FI) e Nicola Ottaviani (Lega) a riferire all'Aula già convocata domattina alle 9 per l'avvio della discussione generale.


Attesi circa 150 emendamenti da parte dei gruppi di opposizione, un numero contenuto che dovrebbe evitare la questione di fiducia da parte del governo, che saranno votati nel pomeriggio. Il provvedimento sarà comunque approvato da Montecitorio in seconda lettura senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato. Le dichiarazioni di voto finali sono previste per venerdì 29 dicembre alle 17, il voto finale intorno alle 19. Considerati i tempi stretti per la conversione in legge - se si va oltre il 31 dicembre scatta infatti l’esercizio provvisorio, il testo che ha registrato il semaforo verde del Senato non registrerà modifiche.

Tra le misure previste dalla manovra 2024
, in particolare quelle che producono effetti su persone e famiglie, il taglio del cuneo fiscale, sgravi per il lavoro delle mamme, fondi per i rinnovi dei contratti pubblici e canone Rai scontato a 70 euro.

Per le pensioni torna Quota 103, che prevede l'andata in pensione con 62 anni d'età e 41 di contributi, che dovrebbe consentire la pensione anticipata per 17mia persone, ma con alcune penalizzazioni: l'assegno sarà ricalcolato con il metodo contributivo e con un tetto massimo mensile di circa 2.250 euro. Corretta la norma che avrebbe decurtato le pensioni del personale sanitario, degli enti locali, degli uffici giudiziari e dei maestri, salvando i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e le pensioni di vecchiaia.

Confermato l'addio al Superbonus, l'aumento della cedolare sugli affitti brevi al 26% (escluso il primo immobile in locazione) e la priorità di accesso al Fondo mutui prima casa alle famiglie numerose.

Rimodulate le risorse stanziate per il Ponte sullo Stretto, pari a 11,6 miliardi al 2032 e con una riduzione degli oneri a carico dello Stato per 2,3 miliardi, recuperati dal Fondo di sviluppo e coesione.

Stanziati 40 milioni contro la violenza sulle donne, ma l'IVA sale dal 5% al 10% su pannolini, latte in polvere ed assorbenti femminili. Passa anche l'incremento del buono per le rette per gli asili nido.

Sul fronte dell'istruzione, vengono aumentate di 36 milioni le risorse per le borse di studio. Via libera anche al Fondo per l'Erasmus italiano, con un investimento totale di 10 milioni.






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