(Teleborsa) - L’
Unione Europea conta
25 milioni di piccole e medie imprese che costituiscono il 99% di tutte le imprese, danno lavoro a circa 100 milioni di persone e generano circa il 56% del PIL europeo.Pur rappresentando la struttura portante del
sistema produttivo e di creazione del valore in Europa, le piccole e medie imprese sono spesso percepite come un punto cieco nell'azione di contrasto al cambiamento climatico. Secondo la Commissione Europea, infatti, queste generano fino a due terzi delle
emissioni totali di
gas serra europee.
Dati poco incoraggianti che fanno capire come, ad oggi, l'ecosistema del
mid-market sia ancora poco coinvolto negli sforzi di
sostenibilità. Eppure, già da gennaio 2026, stando alla direttiva europea sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD), le imprese con più di 250 dipendenti e 40 milioni di euro di fatturato dovranno rendere noto il loro impatto sul clima, comprese le emissioni di Scope 3[2].
BCG e
Argos Wityu hanno collaborato per valutare i progressi delle PMI europee in tema di
decarbonizzazione intervistando, nel luglio 2023, 700 leader di imprese del comparto in 6 Paesi (Francia, Italia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo). I risultati sono stati presentati nel primo
The Argos – BCG Mid-market Climate Transition Barometer, che mostra come la maggior parte delle PMI europee consideri la riduzione delle emissioni di gas serra "importante" o "critica" (84%) e veda nel percorso green un'opportunità in termini di miglioramento della redditività e accesso a nuovi mercati, oltre che capace di generare vantaggio competitivo immediato o a lungo termine (71%).
"Le aziende del mid-market sono nelle fasi iniziali del loro percorso di sostenibilità e i loro investimenti sono ancora prevalentemente guidati dalle normative, dai prezzi dell'energia e dalla domanda dei clienti. Il percorso verso un approccio strutturato e completo è ancora lungo. È assolutamente fondamentale sostenere le PMI con misure e strumenti dedicati se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici", ha dichiarato
Pietro Romanin, Managing Director e Partner di BCG.
Nonostante le dichiarazioni dei leader delle PMI, infatti, solo il 38% di questi afferma di aver già investito nella decarbonizzazione, mentre solo l'11% ha implementato un approccio strutturato che comprende la
misurazione delle proprie
emissioni, la progettazione di una roadmap e investimenti decisi. Gli sforzi delle PMI in tema di sostenibilità, inoltre, si differenziano in base al tipo di
proprietà e al
settore a cui fanno riferimento. Il 62% delle società quotate in borsa dichiara di aver fatto investimenti green, rispetto al 35% delle imprese a proprietà privata. Guardando al livello settoriale, il 51% delle imprese dei trasporti e della logistica dichiara di aver fatto investimenti considerevoli in sostenibilità, contro il 24% delle imprese energivore (ad esempio metalli, vetro, ceramica).
"Non c'è dubbio che la decarbonizzazione delle medie imprese possa generare forti opportunità in tutti i settori. Molti investitori, dai family office alle grandi istituzioni, sono disposti a sostenere queste imprese nella loro transizione Grey to Green e ad aiutarle a diventare leader sostenibili", ha dichiarato
Simon Guichard, Partner di Argos Wityu.?
Nonostante la strada verso l’implementazione delle
strategie green sia ancora lunga, il 70% delle PMI europee intervistate si dichiara
ottimista sul raggiungimento degli
obiettivi fissati per il 2030. Quello che serve è il sostegno per superare i tre principali ostacoli che queste si trovano ad affrontare: la mancanza di risorse finanziarie, la complessità normativa e la carenza di competenze.
"A differenza delle grandi aziende, le PMI raramente hanno dimensioni sufficienti per assumere i talenti necessari o per sviluppare competenze interne e fissare obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione. Ora dobbiamo aiutarle a trasformare il loro ottimismo in investimenti strutturati". Spiega
Fabio Cancarè, Partner and Associate Director, Climate Impact di BCG. “L'impegno di tutte le parti interessate - autorità di regolamentazione, investitori, agenzie governative, partner commerciali, fornitori di soluzioni - che rispondono alle esigenze specifiche delle PMI, è fondamentale.” "Per completare con successo la transizione ambientale, le medie imprese avranno bisogno di un forte sostegno, di esperti specializzati e di finanziamenti. Siamo convinti che le prime ad avviare profondi cambiamenti verso la decarbonizzazione beneficeranno di un vantaggio competitivo duraturo", ha dichiarato
Louis Godron, Managing Partner di Argos Wityu.
(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash)