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Scuola, partenza in salita al suono della prima campanella

La Manovra sarà molto piccola e potrebbe non esaudire tutte le aspettative dei sindacati della scuola. Nel frattempo l'anno parte con oltre 200 supplenti in cattedra

Economia, Scuola
Scuola, partenza in salita al suono della prima campanella
(Teleborsa) - Anche per il prossimo anno scolastico ci sarà una partenza tutta in salita, fra le richieste degli insegnanti per l'adeguamento degli stipendi all'inflazione, una manovra "complicata" a detta del MInistro dell'Economia Giorgetti le risorse del PNRR che devono essere impiegate bene e per investimenti mirati. Una serie di sfide con una coperta che resta corta e che già prevede tagli per altri comparti del pubblico impiego.

Alte le aspettative del Ministro Giuseppe Valditara, che lo scorso anno ha portato in panchina l'aumento di 124 euro per il triennio 2019-2021 ed ha fatto molte promesse ai sindacati per ottenere risorse sufficienti ad adeguare gli stipendi all'inflazione. La prima sfida sarà dunque il rinnovo del contratto insegnanti, per coprire anche il periodo 2022-2024. Ce ne vorranno questa volta di risorse per riuscire a compensare l'inflazione galoppante, che dal 2022 ha sferzato l'Italia ed il resto del mondo. Gli effetti si stanno già vedendo ed il caso dei docenti che rifiutano una cattedra al Nord perché la vita è troppo cara è ne è la dimostrazione.

L'altra grande sfida che il titolare dell'Istruzione e del Merito dovrà affrontare sarà il nodo organici, posto che anche quest'anno scolastico partirà con oltre 200 mila precari, di cui circa 117mila supplenti su sostegno, rinnovando le preoccupazioni per l'annosa questione dei "precari a vita".

C'è poi la questione dei docenti tutor da collocare presso le classi quarte e quinte delle scuole superiori, per i quali sono già stati stanziati 150 milioni di euro. Le aspettative degli istituti, infatti, sono ben più alte e l'aspirazione è estenderli anche alle classi inferiori, mna così ne servirebbero tre volte di più.

Da non sottovalutare il Piano per il Sud, caro al Ministro Valditara, che prevede investimenti mirati sulle scuole del Mezzogiorno e risorse finalizzate a combattere la dispersione scolastica.

Una cosa è certa: i sindacati chiedono più investimenti per la scuola. L'Anief già chiede 1 miliardo a partire dalla prossima Manovra, da impiegare in gran parte per l'organico aggiuntivo e per l'indennità del fuori sede.
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