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Snam, EBITDA 1° semestre sale a 1,22 miliardi. Guidance confermata

Energia, Finanza
Snam, EBITDA 1° semestre sale a 1,22 miliardi. Guidance confermata
(Teleborsa) - Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2023 con ricavi totali pari a 1.889 milioni di euro (+18,4% rispetto al primo semestre 2022) per la crescita dei ricavi regolati collegati alla realizzazione degli investimenti e agli incentivi output-based e per il significativo contributo del business dell’efficienza energetica. L'EBITDA adjusted è pari a 1.221 milioni di euro (+5,7%), per effetto dell’aumento dei ricavi regolati e del contributo dei business legati alla transizione energetica.

L'utile netto adjusted di gruppo è pari a 621 milioni di euro (-3,9%). La società spiega che la crescita dell'EBITDA adjusted è stata compensata dai maggiori ammortamenti legati all'entrata in esercizio degli investimenti, dall'incremento degli oneri finanziari attribuibile all'aumento dei tassi di interesse e dalla minore contribuzione delle partecipazioni estere.

"Nel primo semestre 2023 abbiamo ottenuto solidi risultati in uno scenario complesso, caratterizzato da incertezza geopolitica, volatilità dei prezzi delle commodities e tassi di interesse in crescita - ha commentato l'AD Stefano Venier - A inizio luglio è stata messa in esercizio la nave FSRU Golar Tundra a Piombino e la capacità degli stoccaggi risulta ad oggi pari a circa l'87%. Inoltre, abbiamo raggiunto importanti progressi nella realizzazione dei progetti per la sicurezza e la transizione energetica del nostro piano strategico e nella riduzione delle emissioni di gas metano con un -32% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo ci consente di confermare i target finanziari a fine anno e guardare con maggior serenità al prossimo inverno rimanendo focalizzati sugli obiettivi di medio-lungo termine".

L'indebitamento finanziario netto si assesta a 14.609 milioni di euro (+2.686 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022), in aumento principalmente per l'attesa evoluzione del capitale circolante connessa all'attività di bilanciamento, per gli investimenti finanziari e per il pagamento del dividendo.
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