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Meloni: "L'Italia rivendica il suo ruolo nella Nato"

Le dichiarazione della presidente del Consiglio al termine del vertice Nato a Vilnius

Economia, Politica
Meloni: "L'Italia rivendica il suo ruolo nella Nato"
(Teleborsa) - "In questo mondo sempre più incerto questo vertice è riuscito a ribadire una delle certezze che abbiamo avuto in questo tempo.
L'unità dell'Alleanza atlantica e la determinazione a difendere i valori e le regole del diritto internazionale senza le quali nessuno di noi sarebbe al sicuro. Difendere le regole del diritto internazionale è il modo migliore per difendere i nostri cittadini". È quanto ha affermato
la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine del vertice Nato a Vilnius. "Congratulazioni – ha detto Meloni – al primo ministro della Lituania, che incontrerò a breve in un bilaterale, l'ultimo impegno che avrò in questo vertice, voglio congratularmi con il segretario Stoltenberg anche per la proroga del suo mandato che racconta l'eccezionalità del momento ma anche di una leadership ferma ed equilibrata".

"L'Italia sostiene gli adattamenti in corso della Nato come confermato dagli importanti contributi nel fianco orientale e nel Mediterraneo. Abbiamo rivendicato – ha proseguito Meloni – il nostro ruolo nell'Alleanza e l'attenzione che va data al fianco orientale ma chiesto anche maggiore attenzione al fianco sud. Passi in avanti importanti per il futuro accesso dell'Ucraina nella Nato – ha detto –. È stato snellito il percorso di adesione, pur ribadendo che l'Ucraina entrerà nella Nato quando le condizioni lo permetteranno".

Dalla Nato all'Ucraina ai casi La Russa jr e Santanchè, sono stati tanti gli argomenti affrontati. "Approfitto per fare chiarezza. Ci sono state molte polemiche, ho letto cose curiose. Non c'è dal mio punto di vista alcun conflitto con la magistratura. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura credo che rimarrà deluso – ha detto Meloni commentando il caso Delmastro –. Noi abbiamo un programma chiaro, un mandato che ci è stato dato dai cittadini, lo realizzeremo perché siamo persone che mantengono gli impegni e conveniamo che in Italia la giustizia ha bisogno di correttivi, va resa più veloce, efficiente, deve essere e apparire imparziale".

"Per quello che riguarda il caso di Leonardo la Russa, – ha sottolineato la premier – comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda. Tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi".

"La questione Santanchè è extrapolitica, non riguarda la sua attività di ministro che sta facendo molto bene. È una questione molto complessa, va vista – ha affermato Meloni – nel merito quando il merito sarà completamente conosciuto, ma credo che questo competa alle aule dei tribunali e non alle trasmissioni tv. L'anomalia è che al ministro non viene notificata l'indagine, ma viene notificata a un quotidiano il giorno stesso in cui lei va in Aula per l'informativa. Io segnalo un problema di procedura".

"Mi sono limitata – ha concluso la presidente del Consiglio – a prendere atto di quelle che mi sono sembrate delle anomalie, ma sono tre casi diversi e vanno valutati ciascuno a sé. La questione di Delmastro mi ha obiettivamente molto colpita, è una questione politica, riguarda un esponente del governo in esercizio del suo mandato. Per come la vedo io, il processo di parti e la terzietà del giudice significa che il giudice non dovrebbe sostituirsi al pm. Lo dico perché credo che queste siano il senso delle dichiarazioni del ministero della giustizia".



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