(Teleborsa) - Dal simposio di Sintra, in Portogallo, dove sono riuniti i principali banchieri centrali del mondo arrivano ulteriori segnali restrittivi sul fronte dei tassi di interesse.
In particolare il
numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, e la
presidente della BCE, Christine Lagarde, hanno ribadito che le politiche monetarie rimarranno restrittive, per combattere l'inflazione, ancora troppo elevata sia negli States, sia in Europa.
Powell: "serviranno altri rialzi"Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, nel panel conclusivo del forum delle banche centrali a Sintra, ha affermato che si aspetta molteplici aumenti dei tassi di interesse e possibilmente ad un ritmo aggressivo.
"L'inflazione si è rivelata più persistente di quello che prevedevamo. E lo resterà per un po'. Ovviamente se dovesse cambiare rotta tanto meglio, ma per ora non ce lo attendiamo", ha sottolineato Powell lasciando capire che indipendentemente dal fatto che si decida di alzare ancora i tassi, la successiva fasi di riduzione non è vicina. Sui tassi "
siamo in territorio restrittivo, ma riteniamo che serva proseguire", ha aggiunto.
Gli addetti ai lavori ora vedono una probabilità di circa l'80% che la Fed aumenti i tassi di interesse di 25 punti base a un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,50%, nella prossima riunione di luglio e si aspettano che la banca centrale mantenga i tassi fino alla fine del 2023.
Lagarde: "non stiamo pensando a una pausa nei rialzi" "Non stiamo considerando una pausa" nei rialzi dei tassi, ha rilanciato la presidente della BCE Christine Lagarde nel panel conclusivo del forum di Sintra. "Non vediamo evidenze tangibili che l'inflazione sottostante stia scendendo e in particolare che che i prezzi si stiano stabilizzando e scendendo". Vogliamo restare in territorio restrittivo "abbastanza a lungo per riportare l'inflazione al 2%".