(Teleborsa) - La "
crescita sostenibile" è la strada per rispondere "alle sfide molteplici e divergenti" che in questa fase le economie dell'Unione europea si trovano davanti. Lo ha affermato il commissario europeo all'economia,
Paolo Gentiloni durante un dibattito al Foro economico di Bruxelles. "Ora abbiamo una grande sfida sulla gestione dei debiti pubblici, che dobbiamo ridurre, e sull'inflazione, con la necessità di proteggere il potere di acquisto delle nostre famiglie". Secondo Gentiloni questo richiede
"un coordinamento delle politiche molto equilibrato, ma senza una crescita sostenibile è molto difficile".
Negli anni a venire
"l'intervento pubblico avrà un ruolo più forte che in passato, è inevitabile". "Sul come supportiamo le nostre economie e la nostra buona competitività, l'intervento pubblico sarò cruciale e ci serve equilibrio - ha spiegato ancora - tenendo conto di sostenibilità, inclusività" e della spinta a convergere verso tecnologie più pulite. Dopo i recenti rincari
"gli aiuti pubblici sull'energia erano inevitabili, ma devono essere più mirati"Gentiloni ha quindi affermato che di fronte a sfide come quella dell'intelligenza artificiale, oltre alla transizione digitale e verde l'idea di
"un meccanismo Ue che finanzi il rafforzamento delle competenze (upskilling) e la formazione (reskilling) sarebbe un tema interessante da discutere nei mesi a venire". "Non dico che serva un sistema con le stessa caratteristiche con cui abbiamo disegnato Sure nel 2020 - ha precisato -. Ma la
discussione su un meccanismo Ue sarebbe interessante".Nell'Unione europea
"dobbiamo lavorare per il 'derisking' della globalizzazione non per il 'decoupling': una economia aperta come siamo noi deve puntare a catene più forti e sicure, senza protezionismi", conclude Gentiloni rilevando segnali analoghi anche da alcuni esponenti Usa