(Teleborsa) - L
’economia italiana nel primo trimestre del 2023 registra una
crescita più robusta di quanto atteso, riportando una crescita dello
0,5% in termini congiunturali
e dell’1,8% in termini tendenziali. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Istat, che ha fornito i dati preliminari corretti per gli effetti del calendario e destagionalizzati.
Il primo trimestre del 2023 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2022.
Questi numeri si confrontano con
stime di consensus più basse e pari a
+0,2% su base congiunturale e +
1,4% su base tendenziale.
La stima preliminare - spiega l'Istituto di statistica - riflette
dal lato dell’offerta una
crescita sia del c
omparto industriale, sia di quello dei
servizi, mentre si registra una
stazionarietà per il settore
primario (agricoltura, silvicoltura e pesca).
Dal lato della domanda il contributo alla crescita del Pil risulta positivo sia per la
componente nazionale (al lordo delle scorte), sia per la
componente estera netta.
Dopo la lieve flessione congiunturale dell’ultimo trimestre del 2022, la ripresa di inizio 2023 prospetta un
tasso di crescita acquisito per il 2023 stimato allo 0,8%.
“Dato misero", commenta l'Unione Nazionale Consumatori, segnalando che "siamo appena sopra lo zero" e che questo dato è compatibile con le stime del Governo che "si accontenta" di una crescita del Pil dell'1% quest'anno. "Considerato che la variazione acquisita per il 2023 è già pari allo 0,8% - si sottolinea - la meta non può non essere raggiunta neanche nello scenario peggiore possibile immaginabile".