(Teleborsa) -
CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell'aria e della refrigerazione, ha chiuso il
2022 con
ricavi consolidati pari a 544,9 milioni di euro, in crescita del 29,6% sul 2021. Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento delle acquisizioni effettuate negli ultimi 18 mesi (37,1 milioni) e dell'effetto positivo dei cambi (12,9 milioni), l'incremento si sarebbe attestato al 17,7%.
L'
EBITDA consolidato è stato pari a 111,7 milioni (inclusi 7,5 milioni derivanti dal cambio di perimetro legato a diverse acquisizioni), corrispondente al 20,5% dei ricavi d'esercizio. La crescita rispetto al 2021 è pari a +31%. Il
risultato netto consolidato è stato pari a 62,1 milioni, +26,6% rispetto al risultato netto del 2021;
"Crescita e profittabilità hanno impattato positivamente sulla robusta generazione di cassa, una parte della quale è stata utilizzata per lo sviluppo dell'attività di M&A - ha commentato l'
AD Francesco Nalini - Sono state quattro le transazioni completate nel corso dell'anno ed hanno consentito a CAREL di rafforzare la sua presenza nazionale e internazionale in alcuni settori chiave come quelli della ventilazione, della sensoristica e dei servizi".
La
posizione finanziaria netta consolidata negativa è pari a 95,8 milioni (rispetto a 57,8 milioni al 31 dicembre 2021) comprensiva dell'impatto derivante dalle acquisizioni effettuate durante l'anno, corrispondente a 58 milioni ed inclusiva dell'effetto contabile legato all'applicazione dell'IFRS16 pari a 32,7 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti il pagamento di un
dividendo pari a 0,18 euro per azione (in crescita del 20% rispetto al dividendo pagato nell'esercizio precedente), che verrà messo in pagamento il 21 giugno 2023 (data stacco cedola 19 giugno 2023 - record date 20 giugno 2023).
Con riguardo l'outlook, CAREL evidenzia che l'ultima parte del 2022 ha visto il riacutizzarsi del fenomeno della
penuria di alcuni componenti elettronici che ha colpito principalmente proprio il segmento della Refrigerazione, limitandone quindi la crescita. Tale fenomeno, che è già in attenuazione, è stato
presente anche nei primi due mesi del 2023 e non consentirà, quindi, al gruppo di esprimere nel primo trimestre di quest'anno tutto il suo potenziale.
Al 31 marzo 2023 è infatti prevista, sullo stesso periodo dell'anno precedente, una crescita dei ricavi nella parte alta del primo decile (a parità di perimetro di consolidamento). Nel prosieguo dell'anno si attende un
miglioramento dello shortage sopraindicato e quindi una migliore capacità di soddisfare appieno la domanda.