(Teleborsa) - “A seguito delle osservazioni di
Silvio Berlusconi sull'
Ucraina, abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli. Il supporto per l'Ucraina non è facoltativo”. È il messaggio lanciato via Twitter il capogruppo dei Popolari Europei,
Manfred Weber. “Antonio Tajani e Forza Italia hanno il nostro sostegno e proseguiamo la collaborazione con il
governo italiano sui temi dell'Ue” ha aggiunto poi Weber. La decisione del leader del PPE è arrivata a seguito delle parole di Silvio Berlusconi sul presidente
Zelensky, pronunciate domenica sera fuori dal seggio elettorale: “se fossi stato presidente del Consiglio, non sarei andato in Ucraina ad incontrarlo”.
La riunione dei Popolari a Napoli, gli Study days, era fissata per giugno. Al tweet del capogruppo dei Popolari europei ha risposto il ministro degli Esteri, e vicepresidente del Consiglio,
Antonio Tajani: “Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi. Non condivido la decisione di rinviare la riunione di Napoli. Anche perché Berlusconi e FI hanno sempre votato come il Ppe sull'Ucraina, come dimostrano gli atti”.
“Dentro Forza Italia esiste una sola linea e respingiamo - come abbiamo sempre fatto - ogni maldestro tentativo di dividerci. Ci auguriamo, innanzitutto come italiani, il chiarimento del
malinteso e un ravvedimento di Manfred Weber, al quale chiediamo di non intervenire più. Il tema non è unicamente l'annullamento degli
Study days, facendo un torto non solo a un partito ma all'Italia, ma anche la volontà di entrare nella vita interna di un partito, imponendo o escludendo i leader dello stesso. Questo è inaccettabile. Gli Study days sono una scusa”, hanno risposto invece i capigruppo parlamentari di FI del Senato e della Camera,
Licia Ronzulli e
Alessandro Cattaneo.
“Le parole di Manfred Weber sorprendono e le respingiamo con energia e determinazione” continuano i due esponenti azzurri. E aggiungono: “
Forza Italia non ha mai lasciato alcun margine di ambiguità sulla crisi ucraina e il presidente Silvio Berlusconi ha chiarito a più riprese, e ancora pochi giorni fa a seguito proprio di una dichiarazione del PPE, che non ha mai inteso venir meno all'impegno preso nel sostenere l'Ucraina, quindi non deviando in alcun modo dalla linea del partito”.
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