(Teleborsa) -
L'inizio del 2023 ha indicato un marginale aumento dell'attività economica nell'Eurozona, accennando un ritorno alla crescita dopo sei mesi consecutivi di declino. La fiducia è balzata in alto indicando un forte miglioramento delle prospettive di attività nei prossimi dodici mesi, mentre gli ordini mostrano un tasso di contrazione ridotto.
Secondo le stime preliminari di S&P Global, l'indice
PMI manifatturiero è salito a gennaio a 48,8 punti dai 47,8 precedenti, risultando superiore ai 48,5 punti attesi dagli analisti e segnando il valore massimo in 5 mesi. Si rafforza anche il
PMI dei servizi, attestandosi a 50,7 punti (valore massimo in 6 mesi), rispetto ai 49,8 precedenti e ai 50,2 punti attesi. Di conseguenza il
PMI composito si porta a 50,2 punti dai 49,3 precedenti (era atteso a 49,8 punti).
Fra le maggiori economie europee, la
Germania mostra un deterioramento del PMI manifatturiero a 47 da 47,1, sotto il consensus di 47,9 punti, e un aumento del PMI sevizi a 50,4 da 49,2 (sopra il 49,6 atteso). In
Francia, il PMI manifatturiero si porta a 50,8 da 49,2 (49,6 punti il consensus) e il PMI servizi a 49,2 da 49,5 (era atteso 49,8).
"La stabilizzazione dell'economia dell'eurozona di inizio anno è
un'ulteriore prova del fatto che la regione potrebbe sfuggire alla recessione - ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market - L'indagine suggerisce che il punto più basso è stato raggiunto ad ottobre, da allora le preoccupazioni, in particolare sul mercato energetico, si sono ridotte grazie al crollo dei prezzi, aiutato dal clima più caldo del solito e dalla generosa assistenza dei governi".
"Allo stesso tempo
i disagi sulla catena di distribuzione sono diminuiti, beneficiando i produttori soprattutto tedeschi - ha aggiunto - Inoltre, la recente riapertura dell'economia cinese ha favorito la ripresa della fiducia sulle più ampie prospettive economiche globali per il 2023, spingendo l’ottimismo delle imprese nettamente al rialzo".