(Teleborsa) - Il leader dei 5 Stelle ha annunciato che il partito non parteciperà al voto di fiducia sul dl Aiuti al Senato. Si fa largo quindi l'ipotesi di una crisi di governo. "Con le medesime lineari, coerenti motivazioni" di quanto fatto alla Camera, al Senato "non parteciperemo al voto", ha dichiarato Conte all'assemblea dei parlamentari del Movimento Cinquestelle. "Draghi – ha affermato – ha annunciato un corposo decreto a fine luglio, questo è uno snodo politico importante, ammette indirettamente quello che il M5s diceva da tempo, che gli aiuti stanziati non sono sufficienti. Sono una soluzione tampone. Da oggi famiglie e imprese potranno sperare in un corposo aiuto a fine mese, e questo lo si deve al Movimento 5 stelle".
"Chiederemo di fare una verifica per capire se questa maggioranza c'è ancora o no", ha commentato la decisione in tarda serata il segretario del Pd Enrico Letta, secondo cui è "evidente che la scelta annunciata da Conte e dal M5S rimette in discussione molte cose, e in una maggioranza così eterogenea ci sono dei distinguo. Ma io non mi preoccupo, esiste il voto di fiducia che è fondamentale".
Immediata anche la replica della Lega: "Se i 5Stelle escono dall'Aula, la maggioranza non c'è più: basta con litigi, minacce e ritardi, parola agli italiani". In serata colloquio telefonico tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per commentare la situazione politica e ribadire "piena sintonia". È quanto riferisce in una nota la Lega, aggiungendo che i due leader si risentiranno. "A maggior ragione in questa fase delicata, il centrodestra di governo prenderà decisioni comuni". La Lega non ha cercato né voluto alcuna crisi e assiste con viva preoccupazione a quanto sta accadendo nel campo della sinistra, hanno sottolineato fonti del partito, spiegando che Matteo Salvini farà il punto della situazione con i vertici della Lega (capigruppo, ministri, governatori).