(Teleborsa) -
"Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica". Lo ha detto il Presidente del Consiglio
Mario Draghi nel Consiglio dei Ministri
lampo durato appena il tempo di comunicare
la sua decisione. "Dal mio discorso di insediamento in
Parlamento ho sempre detto che questo
esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il
programma di Governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare
le sfide di questi mesi. Queste
condizioni oggi non ci sono più"."Le votazioni di oggi in Parlamento sono un
fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua
creazione non c'è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell'
azione di Governo"."In questi giorni da parte mia c
'è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle
forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente". "Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto,
in un momento molto difficile, nell'interesse di tutti gli Italiani". Ai ministri
Draghi ha rivolto un
ringraziamento "per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti".
Subito dopo arriva la nota del Colle che di fatto
respinge le dimissioni. "Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa sera al palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio dei ministri, professor Mario Draghi, il quale ha rassegnato le dimissioni del governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni e ha
invitato il presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si é determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica".
La decisione è arrivata dopo che il
Governo aveva ottenuto la fiducia a palazzo Madama sul Dl Aiuti ma i senatori M5s avevano abbandonato l'Aula.