(Teleborsa) - "Faremo tutto ciò che è necessario per aiutare famiglie e imprese all'interno della cornice europea. La disponibilità del governo c'è ed è totale". Sono le parole utilizzate dal presidente del Consiglio
Mario Draghi nel corso della
conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato all'unanimità il
Def, il Documento di economia e finanza. "È chiaro che la
guerra ha causato un peggioramento delle prospettive di crescita. In particolare su questo pesano l'aumento dei prezzi dell'energia e altri beni, ma anche la fiducia dei consumatori che è diminuita. Consumatori e imprese vedono oggi un futuro meno positivo", ha aggiunto Draghi.
"Una cosa fondamentale è il messaggio che il governo, e in generale la maggioranza, deve dare in termini di
fiducia che promana dal governo, dal Parlamento e dalla maggioranza. Le circostanze hanno offuscato le
prospettive ma anche la capacità di esprimere l'indirizzo di politica e di economia è una strada che ci deve portare a affermare la governabilità che si esprime con decisione e unità di intenti che è quello che vogliono vedere i cittadini: fra la riaffermazione dei vari partiti e l'unità di intenti sono sicuro che i cittadini scelgono la seconda", ha dichiarato il presidente del Consiglio in merito alle crepe registrate all'interno delle
forze politiche che appoggiano l'esecutivo.
"Siamo molto consapevoli del
disagio sociale, soprattutto per chi teme l'impatto dell
'inflazione e siamo pronti e intervenire. L'abbiamo già fatto nel recente passato, sono stati stanziati 15,5 miliardi. Nelle prossime settimane comprenderemo meglio le dimensioni dell'intervento necessario e come finanziarlo", ha quindi assicurato Draghi, sottolineando l'importanza della "cornice europea" e che sono "tutti al lavoro per rispondere a uno shock comune".
Nel documento sono state riviste al ribasso le previsioni di crescita: dal 4,1%, a causa della guerra che ha determinato vari fattori di rallentamento dell’
attività economica, le previsioni sono state aggiornate al 2,9% quest’anno, e al 2,3% nel 2023. "Il documento è stato approvato in leggero anticipo rispetto alle normali scadenze per essere propedeutico ad altri interventi di politica economica", ha spiegato il ministro all'Economia
Daniele Franco intervenuto in conferenza stampa al fianco del presidente Draghi. "Il 2021 si è chiuso bene, con una crescita del 6,6%, con un
indebitamento netto e un
debito pubblico inferiore all'attesa", ha sottolineato. "Su questo scenario negli ultimi 40 giorni è intervenuta la guerra" in
Ucraina "che ha determinato vari fattori di rallentamento dell'attività economica" con "un aumento dei prezzi dell'energia. Il prezzo del gas aveva raggiunto un picco a dicembre e poi era sceso. Oggi è del 13% superiore di quello di dicembre e sei volte superiore a quello del marzo di un anno fa", ha affermato Franco.
"L'andamento dei conti l'anno scorso è stato migliore delle attese, anche quest'anno è piuttosto buono", ha però sottolineato il ministro dell'Economia. Il governo ha fissato il
deficit tendenziale 5,1 e confermato gli obiettivi di finanza pubblica della
Nadef del 5,6%, "Una scelta di prudenza", ha spiegato Franco, che concede comunque un "margine di azione di mezzo punto prodotto", che verrà usato in una manovra "espansiva per spingere la crescita".