(Teleborsa) - Si
allenta la
stretta sulla plastica e le
auto aziendali e arriva un
aumento del 3% dell'Ires sui
concessionari pubblici. Sono le principali
novità contenuto nel
pacchetto di emendamenti del Governo alla manovra depositati in
Commissione Bilancio del Senato. Viene
abrogata, inoltre,
l'imposta di bollo sui
certificati penali, con una
perdita di gettito di
25 milioni di euro. La
Plastic Tax viene dimezzata a
0,
50 centesimi di euro (rispetto a 1 euro) e
non si applica al materiale che proviene da
processi di riciclo. Esclusi dal pagamento dell'imposta i
dispositivi medici e i
manufatti in plastica con singolo impiego adibiti a contenere e proteggere preparati
medicinali. Italia Viva sottolinea che sono stati
fatti passi in avanti, ma che se l'emendamento resta così com'è non soddisfa. "
Sono stati fatti passi avanti ma non siamo ancora
soddisfatti. C'è un abbattimento della
Plastic Tax del
70%, noi vogliamo abbattere anche il restante
30% così come vogliamo togliere la
Sugar tax. Presenteremo i sub emendamenti, siamo fiduciosi sul lavoro che c'è ancora da fare", afferma il capogruppo al Senato di Italia Viva, Davide
Faraone. Tasse meno salate anche sulle auto aziendali. Arriva la riduzione dell’attuale
fringe benefit al 25% sulle auto con emissioni
CO2 inferiori a
60 g/km e al 30% su quelle superiori a
60 g/km e inferiori a 160 g/km. Per i veicoli con emissioni inquinanti superiori a
160 g/km e inferiori a
190 g/km la percentuale sale al
40% nel
2020 e
50% dal
2021. Per tutte le
auto superiori a
190 g/km scatta il
50% il prossimo anno e il
60% dal
2021. La nuova tassazione si applicherà sui contratti stipulati da
luglio 2020 sui veicoli di nuova immatricolazione. Confermata l
`esenzione per tutti i contratti in essere. Inoltre, l'aumento dell'
Ires sui concessionari pubblici
sarà di 3 punti, rispetto ai 2 punti ipotizzati dalle versioni precedenti dell'emendamento del Governo alla manovra.
L'aliquota Ires sugli
utili di tutte le società concessionarie di servizi pubblici salirà dal
24 al 27%. Si tratta di tutte quelle società pubbliche affidatarie che gestiscono autostrade, porti, ferrovie, aeroporti, servizi di tlc e produttori di elettricità. Una sorta di
'Robin tax' il cui extra-gettito sarà rivolto al miglioramento della rete infrastrutturale e dei trasporti e alla riduzione dei fenomeni di
marginalizzazione e degrado sociale.