(Teleborsa) - Incontro oggi al MIT del tavolo consultivo sulle
concessioni demaniali marittime, presieduto dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Matteo Salvini. Il Mit in una nota fa sapere che oggetto dell'incontro è stata l'analisi delle
proposte pervenute dai partecipanti al tavolo nell'ambito della consultazione sul decreto indennizzi ai concessionari uscenti, tenendo conto delle osservazioni pervenute dalla Commissione UE e delle scadenze da rispettare.
Temi della consultazione il valore degli
investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, l'equa remunerazione sugli
investimenti effettuati negli ultimi cinque anni e l'aggiornamento dell’entità degli importi unitari dei
canoni. È stato ribadito, come in precedenza, che il decreto indennizzi dovrà essere adottato in piena coerenza con quanto previsto dal decreto legge salva-infrazioni. Il Mit, inoltre, avvierà tempestivamente il confronto con Comuni e Regioni per il supporto agli enti concedenti nella predisposizione dei
bandi.
"L'incertezza normativa e la conseguente scadenza delle concessioni demaniali, unita a quella dell’emergenza sanitaria, hanno, di fatto, impedito gli investimenti delle imprese balneari – ha dichiarato
Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, oggi a Roma, dopo l’incontro con il ministro Salvini –. È pertanto indispensabile la previsione di una
rivalutazione dei
cespiti aziendali, a tal proposito è necessario anche la previsione del termine del 31 dicembre 2025 per effettuarla. Così come è altrettanto necessario che la detta rivalutazione sia effettuata esclusivamente ai fini civilistici e non fiscali, con esclusione, quindi, di ogni onere per i concessionari attualmente operanti. La remunerazione, poi, per essere equa dovrà prevedere l'avviamento e l'intero valore aziendale che insiste sull'area oggetto di concessione, stante la loro intima connessione".
"I
canoni demaniali non possono essere semplicemente aggiornati, ma essendo profondamente ingiusti e sbagliati, dovranno essere rideterminati tenendo presente l’effettiva valenza turistica e la concreta rilevanza economica dell'area oggetto di concessione – ha concluso Capacchione –. A tal proposito sarebbe opportuno che venga effettuata dalle Regioni, riservando agli Enti che esercitano le funzioni il relativo gettito con vincolo di destinazione per la tutela e la valorizzazione della costa".